Giulia Peditto e Dargen D’Amico: è nato un amore
Giulia Peditto è la fidanzata di Dargen D’Amico, il nuovo giudice di X Factor balzato al successo grazie alla hit “Dove si balla”. Un anno di grande successo per il rapper che dopo la partecipazione al Fesgivsl di Sanremo 2022 ha letteralmente spiccato il volo conquistando le classifiche streaming e radiofonico con un brano travolgente. Oltre al successo professionale, Dargen è anche un uomo felice e realizzato nella vita privata che condivide con la compagna Giulia. Conosciamo qualcosa in più su di lei. Giulia è una ragazza di 29 anni di origini senegalesi da parte del padre e italiane da parte della madre. Di professione è una imprenditrice ed insegnante di yoga. Molto presente ed attiva sui social, Giulia è anche una influencer visto che condivide con i suoi follower consigli sulla sua attività ( e non solo).
Giulia, infatti, lavora anche facendo lezioni di yoga online tramite Studio Otto. Una grandissima passione per lo yoga come ha raccontato proprio la ragazza: “insegno yoga perché mi rende felice e perché il quotidiano confronto con i miei studenti mi arricchisce su molti aspetti sia umani sia yogici”.
Chi è Giulia Peditto, la fidanzata di Dargen D’Amico
Giulia Peditto ha una grandissima passione per lo yoga, un mezzo per equilibrare e armonizzare il corpo, la mente e le emozioni, in grado di favorire l’equilibrio e la perfetta coordinazione di tutte le funzioni organiche e di mantenere uno stato di salute ottimale. La sua fama è tale che diversi personaggi famosi hanno deciso di allenarsi con lei: come le sorelle Ferragni Valentina e Francesca, ma anche Chiara Ferragni, che oltre ad essere un’alunna di yoga è anche una sua amica. Oltre alla passione per lo yoga, Giulia adora viaggiare. Una passione che condivide con il compagno Dargen D’Amico che non ha mai fatto mistero di essere un grandissimo amante dei viaggi.
Intervistato a Pinocchio, il cantante di Dove si balla ha dichiarato: “viaggiare è quello che ho fatto per dieci anni ed era il mio equilibrio: facevo i dischi per viaggiare e quello che vivevo nei viaggi finiva nei dischi”.