Raffaella Castagna e il figlio Youssef Marzouk sono due delle vittime della strage di Erba, uno dei casi più sanguinosi della cronaca italiana per il quale sono stati condannati all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi, e di cui si parlerà oggi a Nove. La donna, che all’epoca aveva 30 anni e il bambino di due furono uccisi a coltellate e a colpi di spranga insieme alla mamma Paola Galli e alla vicina di casa Valeria Cherubini. La strage avvenne proprio nella casa di Raffaella Castagna, data poi alla fiamme dopo l’omicidio plurimo. I soccorsi furono allertati a causa di un incendio del condominio del Ghiaccio. Due vicini di casa trovarono Mario Frigerio ferito, poi all’interno dell’abitazione scoprirono il cadavere in fiamme della donna.
Era Raffaella Castagna, impiegata part-time in una comunità di assistenza a persone disabili. I due vicini riuscirono a trasportare lontano dal fuoco solo Mario Frigerio e il cadavere della donna. Furono i vigili del fuoco di Erba, dopo aver domato l’incendio, a scoprire il cadavere del bambino e delle altre due vittime. Dalle indagini è emerso che Raffaella Castagna venne aggredita e colpita ripetutamente con una spranga: la sua morte sopraggiunse a causa delle lesioni alla testa, ma venne accoltellata 12 volte e sgozzata. Il figlio Youssef Marzouk, invece, morì dissanguato sul divano: fu raggiunto da un solo colpo alla gola che gli recise l’arteria carotide.
I DISSIDI TRA RAFFAELLA CASTAGNA E I CONIUGI OLINDO ROMANO E ROSA BAZZI
Le indagini si concentrarono su Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef, ma al momento della strage di Erba era in Tunisia in visita ai genitori. Quindi, si iniziò a sospettare di un regolamento di conti contro di lui. Emerse però il comportamento anomalo di due vicini di casa che avevano avuto problemi con Raffaella Castagna, cioè Olindo Romano e Rosa Bazzi. Ci furono frequenti diverbi, sfociati anche in una lite la notte di Capodanno del 2005 e in una causa civile tra le parti che doveva svolgersi due giorni dopo la strage di Erba. In quell’occasione, i coniugi picchiarono Raffaella Castagna, che denunciò la coppia per ingiurie e lesioni. Ma quello era solo uno dei tanti episodi ostili tra gli inquilini. A ricordare quel terribile giorno nei mesi scorsi è stato Beppe Castagna, fratello di Raffaella. In un lungo post social ricordò che la madre uscì di casa con il nipote Youssef per raggiungere Raffaella in stazione, visto che tornava da lavoro. Rientrati a casa, però, trovarono le luci spente. “Olindo ha staccato la corrente dal contatore e con la moglie è già fuori, sul pianerottolo, con i guanti, lei con il coltello e lui con la ‘stanghetta’ e un coltellino a scatto“.
I DETTAGLI CHOC DELL’OMICIDIO DI RAFFAELLA CASTAGNA E YOUSSEF MAROZUK
Mentre la madre di Raffaella Castagna metteva Youssef Marzouk sul divano per dargli il latte, la 30enne apre la porta per riaccendere il contatore. “Lei è la prima ad essere colpita ripetutamente in testa da Olindo con la ‘stanghetta’, Rosa si avventa su mia madre accorsa in corridoio con il coltello e subito dopo Olindo colpisce anche lei in testa“, ha raccontato Beppe Castagna nel dicembre scorso. A quel punto i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi uccisero il bambino: “Rosa va su di lui e lo accoltella alla gola lasciandolo dissanguarsi sul divano, poi ritorna e accoltella alla gola mamma e Raffaella, ma non è ‘semplice’ come con il piccolo, quindi insieme al marito prende dei cuscini e cercano di soffocarle“. Subito dopo decisero di dare fuoco a tutto, ritrovandosi però Mario Frigerio e la moglie Valeria Cherubini, entrambi assaliti. Se però la donna è morta, il primo è riuscito a sopravvivere alla strage di Erba. Un racconto che fa ancora tanto orrore, e non potrebbe essere altrimenti.