Gabriel Garko, ospite della trasmissione di Canale 5 “Verissimo”, condotta da Silvia Toffanin, ha raccontato di non rendersi conto di avere 50 anni e di averne 30 di carriera alle spalle: “Non mi capacito di tutto quello che ho fatto, perché in passato non tenevo neppure conto delle ore passate sul set. Mi manca molto il set, tra l’altro, non vedo l’ora di tornarci. Ora però dico che se avessi lavorato un pochino di meno, mi sarei goduto un pochino di più il mio successo. Anche quando i progetti andavano bene, io ero già proiettato su un altro progetto”.
Il Festival di Sanremo è stata “una bella prova, perché io sono abituato al copione, mentre in televisione non potevo essere un personaggio, sarebbe stata una farsa. Lì ho capito di dover svoltare, ma quel mio momento è stato rovinato da un bruttissimo incidente in cui ha perso la vita una signora. È capitato circa 10 giorni prima di salire sul palco: ho visto la morte in faccia”.
GABRIEL GARKO: “PER DUE VOLTE HO VISTO LA MORTE IN FACCIA”
Nel prosieguo di “Verissimo”, Gabriel Garko ha ricordato quel dramma sanremese: “Non soffro di claustrofobia, ma in una situazione particolarmente stretta non ci sto bene. Ero bloccato dai muri che mi son caduti addosso e rischiavo di bruciare vivo. Sono riuscito a uscire da solo da quella situazione e non capisco come ho fatto. Io quel momento non lo ricordo più, mi hanno spiegato che il cortisolo può cancellare la memoria quando ci sono spaventi forti”.
Poi, Gabriel Garko ha avuto un incidente d’auto: “Sono uscito fuori strada con un Suv. Si è spenta l’illuminazione della macchina, c’era una curva e ho fatto un bel volo. Queste esperienze mi hanno insegnato quanto sia importante godersi l’oggi, perché pensare troppo al passato impedisce di godere la giornata che si vive“.