Il 9 dicembre 2020 è scomparso Paolo Rossi all’ospedale di Santa Maria alle Scotte a Siena a causa di un tumore ai polmoni. L’ex calciatore durante l’ultimo periodo della sua vita ha tenuto nascosta la sua malattia anche ai suoi amici più cari come Marco Tardelli che dopo aver saputo l’infausta notizia ha espresso tutto il suo rammarico per non essere venuto a conoscenza di quanto il suo compagno di squadra ai Mondiali del 1982 stesse soffrendo.
Dopo la scomparsa dell’ex calciatore sua moglie Federica Cappelletti ha raccontato ai microfoni del Corriere gli ultimi momenti di vita del campione di calcio condividendo con tutti le sue sofferenze: “È stata una terribile escalation. Nella nostra casa di Bucine, in provincia di Arezzo, abbiamo cercato di superare i problemi. Quindi l’ultimo ricovero al Policlinico Le Scotte: aveva il tutore, liquido nei polmoni, ma niente avrebbe potuto farci pensare ad un epilogo così improvviso”.
Paolo Rossi, com’è morto? “Il Covid non lo ha colpito”
Dopo la morte di Paolo Rossi, suo fratello maggiore Rossano Rossi ha raccontato gli ultimi momenti dell’ex calciatore prima di spegnersi: “Fino al giorno prima sorrideva anche se aveva perduto la forza di parlare. Dalla malattia originaria se ne sono sviluppate altre, anche alle ossa, indotte dalla debilitazione che il giorno lo rendeva più vulnerabile” precisando come la scomparsa dell’ex campione del mondo non fosse dovuta al Covid: “No, il Covid non lo ha colpito”.
L’inizio della battaglia di Paolo Rossi contro il tumore ha avuto inizio durante un viaggio alle Maldive dove insieme a sua moglie Federica aveva deciso di sposarsi per la seconda volta. A seguito di un forte dolore alla schiena la coppia ha scoperto il tumore dell’uomo che poi ha portato a peggiorare in poco tempo il suo stato di salute.