In tempo di caro energia e con una recessione alle porte, c’è chi propone lo sciopero delle bollette. Ma è tutto legale? Non pagare le fatture ricevute può essere considerato accettabile e in che casi? La iniziativa è stata proposta da Codacons. Vediamo di cosa si tratta.
Sciopero delle bollette: una strategia contro il caro energia
Come sottolineato anche dall’ultimo report di Confindustria che prevede una perdita di 582.000 posti di lavoro entro la fine del 2022 Confcommercio che invece prevede la perdita di altri 270.000 posti di lavoro nel 2023, con una stima approssimativa di quasi un milione di disoccupati dovuti al rincaro dei prezzi della materia prima che, ben guardare, è cominciata molto prima della guerra in Ucraina, gli incrementi infatti si sono registrati sin dal gennaio 2021.
Per questo le associazioni dei consumatori come Codacons lancia lo sciopero delle bollette, vale a dire la sospensione del pagamento delle fatture inoltrate dai gestori di elettricità. Si tratterebbe di una iniziativa di solidarietà sociale basata sul codice civile e sulla costituzione italiana ed è volta a supportare le famiglie in difficoltà economica.
In una situazione di emergenza i beni essenziali devono essere garantiti, l’elettricità e una di questi e naturalmente il rincaro dei prezzi non dipende assolutamente dal consumatore che, anzi, molto spesso si trova a dover risparmiare a trovare tutte le strategie utili per poter avere una fattura non troppo pesante, ma dal prezzo dell’elettricità che è legato a un indice finanziario e, secondariamente dall’inasprimento del conflitto in Ucraina che ha portato l’Europa a dire no al gas e al petrolio russo.
Sciopero delle bollette: Codacons offre assistenza legale
L’iniziativa promossa dal Codacons è basata sulla costituzione Italiana e trova anche un valido supporto in alcuni articoli del codice civile. La proposta è volta a supportare le famiglie in difficoltà economica in modo che possano sospendere il pagamento delle fatture in un momento di emergenza e di crisi economica.
L’articolo del codice civile è il 1256 che prevede che l’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile. Se l’impossibilità è solo temporanea, Il debitore finché essa perdura, non è responsabile del ritardo nell’adempimento”.
In pratica se un’azienda una famiglia riceve una bolletta spropositata, non pagarla non è reato.
E adesso qualcuno potrebbe anche obiettare che non pagare una bolletta potrebbe scatenare la sospensione dell’erogazione della fornitura”. Ebbene anche su questo. Basterà versare un acconto pari al 20% della bolletta poiché impossibilitati a sostenere l’importo maggiorato delle utenze. Questo sulla base dei principi di correttezza, buona fede e solidarietà sociale.
Il Codacons dunque riconosce anche un assistenza legale a tutti coloro che avranno difficoltà economiche nel pagare le forniture di elettricità e di gas. Un bel da farsi se si considera che entro il 2023, secondo le ultime stime di Confcommercio, chiuderanno 120.000 aziende.