Il sangue di San Gennaro si è sciolto e ancora una volta a Napoli è avvenuta la liquefazione. Come esclamato dall’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, si è manifestato “il segno del sangue ancora una volta”. Frasi pronunciate al cospetto dei numerosi fedeli riuniti nel Duomo per assistere al prodigio legato al sangue del Santo. Come riporta l’agenzia di stampa ANSA, “l’annuncio è stato dato alle ore 9.27. Le parole dell’arcivescovo sono state accolte con un lungo applauso. Il ripetersi del ‘miracolo’ è letto dai fedeli come segno di buon auspicio per Napoli e la Campania. Il miracolo avviene tre volte l’anno: il 19 settembre, giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre”.
SAN GENNARO, LIQUEFAZIONE DEL SANGUE: SI RIPETERÀ IL PRODIGIO?
La liquefazione del sangue di San Gennaro è un evento che nella storia della Chiesa si è ripetuto numerose volte a Napoli e anche nella mattinata di oggi, lunedì 19 settembre 2022, i fedeli stanno attendendo di comprendere se il prodigio si ripeterà nuovamente. Il programma della giornata odierna prevede alle 9.15 la visita dell’arcivescovo Domenico Battaglia, che si recherà all’interno della Cappella del Tesoro. Dopodiché, insieme all’abate, monsignor Vincenzo de Gregorio, e al sindaco Gaetano Manfredi, aprirà la cassaforte al cui interno vengono custodite le ampolle contenenti il sangue di San Gennaro.
A quel punto, l’arcivescovo porterà le ampolle sull’altare maggiore della cattedrale partenopea e, nel corso della celebrazione eucaristica, si vedrà se il prodigioso evento della liquefazione del sangue accadrà anche in questa precisa occasione. Ne sarà quindi dato l’annuncio ai presenti e, a stretto giro di posta, le ampolle saranno trasferite fuori dalla cattedrale di Napoli per esporlo agli occhi dei fedeli.
SAN GENNARO, LIQUEFAZIONE DEL SANGUE: PRODIGIO O MIRACOLO?
Non tutti sanno che, ufficialmente, il Vaticano non ritiene che la liquefazione del sangue di San Gennaro possa essere classificata come un vero e proprio miracolo, limitandosi all’etichetta di “prodigio”. Peraltro, di fronte ai Pontefici, raramente il sangue si è sciolto, se non al cospetto di Pio IX, il quale, in fuga da Roma travestito da semplice prete, nel 184 dopo Cristo toccò la teca con le sue mani e il sangue diventò liquido.
Giungendo ai giorni nostri, teniamo a sottolineare che il prodigio non si è verificato né in occasione della visita a Napoli del beato Giovanni Paolo II, risalente al novembre 1990, né quando in Campania giunse Benedetto XVI, il 21 ottobre 2007. Tutti e due i vescovi di Roma pregarono a lungo di fronte alla teca contenente il sangue di San Gennaro, ma il prodigio della sua liquefazione non avvenne in alcun modo.
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