Ian Ernest: Regina Elisabetta II “esempio di dedizione, ha unito il mondo”
Durante la diretta odierna di Storie Italiane, in onda su Rai 1, è intervenuto Ian Ernest, rappresentate dell’Arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede che ha parlato del funerale della Regina Elisabetta II. Ernest della Regina ne parla come di una donna timorata di Dio, espressione massima della fede nel Regno Unito. Era “un esempio di dedizione”, mentre il funerale di ieri “era la celebrazione della vita”, “un momento di comunione di tutto il mondo (nei confronti di) una persona che è stata in grado di unire tutto il mondo”.
“Una persona”, continua Ian Ernest nel suo intervento a Storie Italiane, “che ha servito il popolo con grande dedizione, testimonianza nei confronti del mondo di un modello d’amore, un modello che ha fatto veramente capire cosa significa mettersi al servizio” degli altri. Tutti questi aspetti della vita della Regina Elisabetta II sono stati riassunti perfettamente, durante il funerale, dalle letture dei sermoni dell’Arcivescovo di Canterbury, che “riflettevano la devozione e la fede della Regina”. Ernest si dice “orgoglioso” del funerale della Regina “perché ho ritenuto che ci fosse ancora qualcuno nel mondo che avesse un grande senso del dovere e del sacrificio”.
Ian Ernest: “La Regina è andata oltre il suo dovere”
Nel suo intervento durante la diretta di Storie Italiane su Rai 1, Ian Ernest, ha sottolineato ancora una volta la profonda devozione della Regina Elisabetta II. Secondo lui, infatti, questo “la dice lunga su quella persona, quella Regina che è andato oltre al suo ruolo di Regina”, era, infatti, “espressione della fede, aveva grande amore per Dio e questo le permetteva di avere grande amore per” tutti. Tra le tante emozioni provate dal rappresentate dell’Arcivescovo, durante il funerale c’era anche “gioia e gratitudine”.
Le letture recitate durante il funerale della Regina Elisabetta II furono scelte da lei stessa, così come la scelta delle cornamuse durante le due funzioni. Ed in particolare, le cornamuse hanno intonato la famosa “God save the Queen”, riarrangiata allo stesso modo di quando Elisabetta II fu incoronata Regina. Ian Ernest, infine, sulla rimozione degli strumenti del potere dal feretro della Regina, durante la funzione ristretta a St. George, ne ha visto una grande espressione della fede della Regina, “era la liturgia normale del funerale, ma c’è stato anche il suo contributo che rifletteva la sua vita” da servitrice della fede. “Un momento di testimonianza nei confronti del mondo su come viveva la fede”.