Diallo, “odio patologico contro Hamraoui”
Nuove prove contro Aminata Diallo sono state raccolte dalla polizia, che ha arrestato nuovamente la giocatrice, accusata di essere la mandante della brutale aggressione alla compagna di squadra del Psg, Kheira Hamraoui. Il 4 novembre del 2021 la donna è stata aggredita a Chatou da alcune persone che hanno tentato di romperle le gambe. “Le Parisien” ha pubblicato le informazioni della polizia giudiziaria di Versailles, che incrimina Diallo.
Il rapporto parla di “lenta deriva psicologica che è diventata patologica”. Infatti Diallo, secondo la Polizia, provava un odio patologico contro la compagna al Psg, che considerava un ostacolo per la propria carriera sportiva. “È stato quindi dimostrato in modo inconfutabile che Aminata Diallo ha alimentato un vero e proprio odio contro la sua compagna al PSG, che considerava un ostacolo alla propria carriera sportiva”, si legge nel rapporto.
Diallo ha cercato su Google “Come rompere una rotula”
Diallo, dunque, sarebbe la mandante dell’attacco ad Hamraoui. Gli investigatori parlano di una gelosia profonda della giocatrice nei confronti di Hamraoui, provata anche dai messaggi su Whatsapp contro la sua vittima. Diallo avrebbe inoltre cercato su Google, qualche giorno prima dell’attacco, le frasi “cocktail di droghe pericolose” e “come rompere una rotula”. Uno dei detenuti è stato accusato di essere stato incaricato di aggredire Hamraoui per farle del male: il compenso? 500 euro.
Secondo gli inquirenti, il responsabile di aver picchiato con una sbarra di ferro Kheira Hamraoui sarebbe però un quinto uomo, che potrebbe essere legato alla criminalità organizzata: lui non sarebbe stato denunciato dai complici per paura. La giocatrice del Psg ha raccontato che l’attacco è avvenuto a pochi passi da casa sua. Due individui con un passamontagna hanno iniziato ad urlare: “Apri la porta! Apri la porta”, secondo L’Equipe. La giovane è caduta per strada, spinta dagli uomini, che hanno iniziato a picchiarla con una sbarra di ferro. La donna ha riportato diverse ferite.