Alberto Bagnai, noto economista ed esponente della Lega, è stato ospite ieri sera negli studi del programma di Rai Due, Tg2Post. Le prime parole sono state per la crisi energetica, ed in particolare del gas, e Bagnai ha ‘tirato le orecchie’ all’Unione Europea, accusandola in qualche modo di aver un po’ sottovalutato il problema anni fa: “Basta andare al 2020 e rileggere la relazione della Commissione Europea, vediamo che era tutta contenta per il fatto di aver agganciato il prezzo del gas a quello del mercato olandese sulla base del presupposto che quel mercato si trovava in Europa e si quotava in Euro, valuta forte, che si diceva avrebbe contribuito a tenere bassi i prezzi, e questo non è stato così per motivi che potevano essere intuiti”.
Quindi Bagnai ha aggiunto: “La ripresa dell’economia mondiale ha scaricato sui mercati un’enorme quantità di domanda, e i mercati più piccoli come quello europeo sono diventati più volatili dei mercati internazionali come quello Usa, è stato un errore strategico”. Bagnai ha parlato poi più specificatamente della situazione italiana: “L’Italia non è messa così tanto male in quanto ha accesso ad altre fonti di energia e canali di approvvigionamento rispetto ad esempio la Germania. Uno dei motivi per cui in Ue non si parla con una voce sola è perchè la Germania parla di price cup in maniera prudente in quanto temono una ritorsione della Russia che azzeri le forniture di gas e loro sarebbero più in crisi di noi”. Sul disaccoppiamento di gas ed energia: “Può avere un senso perchè altrimenti cade un pilastro razionale dell’inseguimento delle fonti alternative che non sono però la soluzione nell’immediato. La ricetta della Lega nell’immediato è quella di fare un intervento come hanno fatto altri Paesi, da 15 miliardi di euro per sovvenire a problemi di famiglie e imprese: bisogna intervenire alla fonte dal distributore, ristorare lui e non scaricare a valle il tutto”.
ALBERTO BAGNAI E LE ANALOGIE FRA COVID E CRISI DEL GAS: “QUANDO SCOPPIO’ IL COVID…”
Alberto Bagnai vede analogie fra la crisi del gas e il covid: “Stiamo rivivendo lo stesso film che ho visto molto bene quando scoppiò il covid. Allora il ragionamento era di non fare debito, e poi c’era il punto del rapporto con l’Europa. Quando scoppiò il covid in Italia il covid era un problema solo italiano poi quando il covid ha raggiunto la Germania il covid è divenuto europeo e penso che quando inizierà ad arrivare il freddo in quelle nazioni il problema diventerà europeo….”. Sul reddito di cittadinanza: “Noi non siamo per tartassare i più poveri, ma bisogna fare un ragionamento sul reddito di cittadinanza che alla prova dei fatti si è rivelata una misura che non aiuta ad introdurre nel mondo del lavoro, ed è estremamente permeabile alle frodi e incentiva al lavoro nero. Adesso come adesso è una misura che si presta ad abusi, noi chiediamo che alla prima offerta di lavoro rifiutato si decada da questo beneficio. Aneddoti di famiglie che si sperano per avere 4 redditi mi vengono da tutte le parti…”.
In conclusione di intervista Bagnai ha risposto alla domanda ‘Perchè votare Lega?’: “Credo che avremo molte meno difficoltà partendo da un programma del centrodestra e non da un contratto, sarà molto meno complesso mantenere una coesione e una maggioranza omogenea. Noi chiediamo nell’essere più incisivi in Europa, portare la nostra voce lì”. E ancora: “Abbiamo una visione, ci siamo presentati come fronte compatto e abbiamo dato un senso di responsabilità, cosa che alcune forze avevano già dimostrato durante il governo Draghi”.