Marzia Capezzuti, 29 anni, è scomparsa a Pontecagnano Faiano e i genitori, che vivono a Milano, avrebbero scoperto della sparizione tramite la notifica di un’indagine per omicidio e occultamento di cadavere aperta dalla Procura di Salerno. Anima fragile, “una fanciulla nel corpo di una donna“, come la dipinge il papà Ciro ai microfoni di Chi l’ha visto? che si occupa del caso, Marzia Capezzuti aveva lasciato la Lombardia per vivere nella città campana insieme a un compagno. Il padre e la madre della donna l’avrebbero sentita per l’ultima volta nel giugno 2021, poi la terribile scoperta: per gli inquirenti, la loro figlia sarebbe stata uccisa.
L’inchiesta per omicidio sarebbe scattata a seguito di una segnalazione anonima ritenuta particolarmente attendibile da chi indaga e, davanti alle telecamere di Federica Sciarelli, i genitori di Marzia Capezzuti rinnovano il loro appello perché chi sa parli: “Siamo disperati, chiunque l’ha conosciuta o ha sue notizie avvisi ‘Chi l’ha visto?’“.
Marzia Capezzuti, per Procura sarebbe stata uccisa: il giallo della scomparsa e l’ipotesi omicidio
Nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa della 29enne milanese Marzia Capezzuti, un caso di recente approdato negli studi di Chi l’ha visto? e al centro della nuova puntata di oggi, risulterebbero cinque nomi iscritti nel registro notizie di reato. Indagati, secondo quanto appreso dalla famiglia della giovane, per omicidio e occultamento di cadavere. Marzia Capezzuti aveva lasciato da tempo Milano, dove vivono ancora i genitori, per convivere con il compagno a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, ma da mesi il papà e la mamma non avevano sue notizie. “Sono disperato, siamo disperati – ha detto Ciro, padre della 29enne –, chiunque sa chiami anche in forma anonima“. Ciro e l’ex moglie, genitori separati di Marzia Capezzuti, avrebbero scoperto della sua scomparsa con una notifica dei Carabinieri: “Mi è crollato il mondo addosso, ho letto che mia figlia veniva picchiata, segregata, messa a dormire in cantina e che le veniva portata via tutta la sua pensione. Anche noi (genitori, ndr) abbiamo le nostre responsabilità, siamo stati superficiali a non essere determinati a conoscere le persone che erano con lei“.
Secondo la Procura di Salerno, la 29enne sarebbe stata uccisa e le indagini sono in corso. Tramite una prima notifica dei miltari, i genitori di Marzia Capezzuti avevano appreso di essere parti offese in un procedimento aperto con l’ipotesi di maltrattamenti ai danni della figlia, ritenuta “persona in minorata difesa“, da parte dei componenti di una famiglia che avrebbe avuto contatti con la 29enne fino al momento della sparizione. Poche settimane dopo, un secondo atto li avrebbe raggiunti per notificare l’espletamento di accertamenti irripetibili su alcuni cellulari e un terreno. Convocati dai Carabinieri una seconda volta, i genitori si sarebbero trovati faccia a faccia con la peggiore delle ipotesi: omicidio. I militari avrebbero informato così i parenti della 29enne circa la sussistenza di elementi utili a irrobustire la pista di un delitto.
L’ultima telefonata di Marzia Capezzuti e il mistero della foto
I genitori di Marzia Capezzuti hanno avuto sensazioni discordanti in merito alla telefonata, risalente al giugno 2021, con la figlia. Una conversazione che coinciderebbe con l’ultima volta che hanno sentito la sua voce e nella quale la 29enne sarebbe apparsa alla madre “agitata”, “tranquilla” secondo il padre. Nel corso di quella telefonata, la giovane avrebbe rivelato a entrambi di essere incinta, gravidanza a cui avrebbero inizialmente creduto finendo poi per capire che “era una bugia“, e avrebbe anche inviato ai genitori una sua foto con la scritta “Ti voglio bene mamma“. In quella immagine, secondo quanto dichiarato dal padre, gli inquirenti avrebbero evidenziato segni di percosse che alimenterebbero i sospetti di una sparizione maturata nel tessuto di una situazione di violenze e privazioni. “Noi non ce n’eravamo accorti“, ha sottolineato il padre della 29enne a Chi l’ha visto?.
Una delle persone attualmente indagate in merito alla scomparsa, una donna residente nella stessa provincia di Salerno, ha risposto così all’inviata della trasmissione di Rai 3 sul caso di Marzia Capezzuti: “Ho la coscienza pulita, perché i genitori non vollero chiamare ‘Chi l’ha visto? quando glielo proposi?’”. Anche un altro degli indagati, ai microfoni della trasmissione, avrebbe negato con forza un coinvolgimento nella vicenda, sostenendo di non conoscere Marzia Capezzuti.