Emerge una nuova foto del corpo di Liliana Resinovich, che apre nuove interrogativi su una morte che non ha ancora trovato alcuna risposta. Il giallo della nuova foto è stato affrontato nella puntata di oggi, giovedì 22 settembre, di ‘Ore 14’. L’immagine, come si spiega nel corso del programma, non è stata trasmessa perché ritrae il cadavere di Liliana in condizioni molto diverse rispetto a quelle viste dai familiari della donna.
Il marito Sebastiano Visintin, infatti, ha affermato di essere “stato chiamato per il riconoscimento di Liliana in questura, mi hanno fatto vedere un’immagine su una carta da stampante, ma ho visto il viso di Liliana tranquillo, senza nessun livido”. Di contro, la nuova immagine choc “sarebbe stata scattata nel momento in cui Liliana è stata trovata”, come si spiega nel corso della puntata di ‘Ore 14’, e mostra “mostra il capo di Liliana appoggiato a sinistra con la parte destra, lo zigomo e l’occhio chiuso, completamente tumefatto” e in cui si vede che “la narice destra ha del sangue”. E nel corso della puntata si apre un ulteriore giallo, perché Sebastiano, il marito di Liliana Resinovich, sostiene che anche i parenti della donna abbiano visto la stessa foto visionata da lui. In conclusione della trasmissione, però, la dottoressa Roberta Bruzzone afferma che sia il fratello sia la cugina di Liliana le hanno appena scritto confermando che nella foto per il riconoscimento si vedesse “benissimo” la presenza di una tumefazione. Il marito però ribadisce di non aver mai visto la foto della tumefazione ma solo quella “serena” mostratagli in questura.
Liliana Resinovich, il mistero della foto choc e della salma mai riconosciuta dal marito Sebastiano
Un altro dei misteri da chiarire è quindi perché al marito di Liliana Resinovich non sia stata mostrata non soltanto la prima foto con le tumefazioni ma anche la salma della moglie. Infatti, come ha spiegato lo stesso Sebastiano Visintin nel corso della puntata di ‘Ore 14’, gli sarebbe stato negato anche l’accesso all’obitorio. Come spiegano gli esperti interpellati nella puntata, si tratta di una procedura solitamente riservata ai casi in cui la salma sia molto compromessa al punto da non poter essere riconosciuta se non tramite l’esame del DNA, ma non sarebbe il caso del corpo della donna. Liliana Resinovich era scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 e il suo cadavere era stato ritrovato soltanto 22 giorni più tardi. Una morte inspiegabile, che ancora non si sa attribuire a un suicidio oppure a un omicidio.