Lele Spedicato e Clio Evans, dalla malattia alla rinascita
Si chiama “Destini” e racconta non solo la loro storia d’amore, ma anche la malattia, prima di lei e poi di lui, e la voglia di farcela per stare ancora insieme. Lele Spedicato, musicista, e Clio Evans, l’anno prossimo faranno 10 anni che stanno insieme. Le difficoltà sono iniziate quando l’attrice aveva 20 anni: a lei è stato diagnosticato un tumore al cervello. Nel 2018, poi, un altro grande spavento, con l’emorragia cerebrale e con il coma per il chitarrista per 10 giorni.
Adesso, i Negramaro stanno per ripartire in tour: di mezzo c’è stata la pandemia: “Quando ero pronto per tornare a vivere la vita con gli amici e con la musica, tutto si è chiuso. La scrittura ci ha aiutato a non farci trascinare dalla depressione. Ci siamo stretti le mani, ci siamo detti “siamo qui”, abbiamo pure dato una sorellina a Ianko, Diana” rivela Lele. Clio Evans, invece, racconta così la pandemia: “Abbiamo vissuto quei mesi come se le energie del mondo ci avessero dato un vantaggio, la possibilità di riprenderci invece che di inseguire arrancando”.
Lele Spedicato e Clio Evans: “Così ci siamo conosciuti”
Il loro primo incontro è stato voluto dal destino, così come dice anche il titolo del loro libro, “Destini”. L’attrice ripercorre quel periodo: “Studiavo all’università e lavoravo alla cassa di un ristorante. Una sera vennero i Negramaro e un cameriere mi chiese aiuto per fare un selfie con Lele e Giuliano. Lele mi fece una battuta: “E tu? una foto non te la vuoi fare?”. Pensai che fosse un bono, ma nulla più”. Lo stesso Lele racconta: “Per me era una serata finità lì. Ero in giro con la band, incontravo gente, donne… Tornai per caso in quel locale sei mesi dopo per un caffè e fu colpo di fulmine”.
Non appena Lele Spedicato ha rimesso piede in quel locale, Clio Evans ne ha approfittato per parlargli: ““E tu col ciuffo, prendi solo un caffè?” fu la mia battuta che citava la sua. Tornò a cena la sera stessa e non mi mollò: un corteggiamento senza sosta fino alla notte. Era un periodo che mi sentivo pronta per l’amore: pregavo Gesù di farmi trovare un partner”. La religiosità ha un peso importantissimo nella vita della coppia. Lele rivela: “Nell’ultima fase della mia assenza ho vissuto in una dimensione che non è la nostra. Ho incontrato il papà di Giuliano (Sangiorgi, ndr) e mia nonna paterna che non ci sono più. Mi hanno detto che non c’era posto per me in quella dimensione e mi hanno cacciato via con un calcio. In quel momento sono tornato cosciente… Crederci non è tempo perso. Da allora ogni sera e ogni mattina prego: non ne posso fare a meno”.
“Il nostro amore era nel destino”
Lele Spedicato, non ha dubbi: l’amore con Clio Evans è sempre stato nel destino: “Siamo nati lo stesso giorno, il 26 ottobre, a un anno di distanza. Dalla nascita qualcosa lassù ha deciso che ci dovevamo incontrare e vivere la vita insieme. Oggi quella parola ha un significato e un peso diversi. Ogni giorno nel nostro percorso compiamo azioni nel quotidiano ma spesso perdiamo di vista il presente pensando al futuro. Il nostro destino è pensare al presente per costruire un futuro che non è fra dieci anni, ma domani. Io ho capito che devo vivere e godere di ogni secondo”.