Il caso del povero Marcello Toscano, il 64enne insegnante di sostegno ucciso nella giornata di martedì in provincia di Napoli, in una scuola, stamane al centro dei servizi del programma di Rai Uno, Storie Italiane. Il talk in diretta sul primo canale, condotto da Eleonora Daniele, ha intervistato il fratello e il cugino della vittima, che hanno raccontato: “È un qualcosa di veramente assurdo, di impensabile, di inconcepibile, non ci sono parole. Al di là del dolore di noi familiari, è una cosa che tocca e mette sotto choc l’intera area di Napoli”.
I due hanno raccontato come fosse Marcello Toscano, l’insegnante ucciso a Napoli, una persona che non sembra avere scheletri nell’armadio: “Marcello era amico di tutti quanti, non so quale persona avrebbe potuto volergli male. I colleghi l’aspettavano la mattina per andare a prendere il caffè tutti assieme, prima di andare in classe e lavorare”. Quindi i due hanno concluso il collegamento spiegando: “Comunque, bisogna soffermarsi sulla gravità di ciò che è accaduto. La scuola non può diventare luogo di morte”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro e Alessandro Nidi)
MARCELLO TOSCANO, OMICIDIO INSEGNANTE NAPOLI: FERMATO COLLABORATORE SCOLASTICO
Per l’omicidio di Marcello Toscano, insegnante di sostegno ed ex consigliere comunale di Mugnano (Napoli), ucciso nella giornata di ieri presso la scuola “Marino Guarano” di Melito, è stato fermato un collaboratore scolastico. Come si legge sul sito di SkyTg24.it, il procuratore Maria Antonietta Troncone ha sottoposto a fermo un uomo che potrebbe essere l’omicida dell’insegnante o comunque una persona che avrebbe avuto un ruolo primario nel delitto. All’uomo, che è stato a lungo ascoltato dagli inquirenti, viene contestato infatti il reato di omicidio.
Il quotidiano Il Mattino ha riportato la ricostruzione delle ultime ore di vita di Marcello Toscano: l’insegnante si era recato a scuola il mattino, come da copione, per poi ricevere una telefonata attorno all’ora di pranzo, chiedendo poi informazioni ad un collega in merito alla posizione di un istituto scolastico. Il cadavere dell’insegnante è stato rinvenuto nella serata di martedì con diverse ferite di arma da taglio, e secondo Il Mattino sarebbero state ben 6 le coltellate inferte, fra cui un fendente, probabilmente mortale, fra addome e petto.
OMICIDIO INSEGNANTE A NAPOLI: TROVATE VISTOSE TRACCE DI SANGUE
Una vera e propria mattanza al punto che tracce di sangue sarebbero state rinvenute anche sugli scalini d’accesso alla scuola, nonché all’interno della vecchia casa del custode, chiusa da anni ma trovata misteriosamente aperte proprio dopo il delitto. Non è da escludere che fra le tracce di dna vi siano anche quelle dell’omicida, magari dopo che Toscano abbia tentato in qualche modo di difendersi dalla furia omicida.
A lanciare l’allarme era stato il figlio martedì sera, che non vedendo il padre rientrare in casa si era recato presso i carabinieri di Mugnano, denunciando il tutto: immediate le ricerche e alle 21:30 il cadavere era stato individuato nella scuola di Melito. Gli inquirenti, oltre al collaboratore scolastico fermato, hanno ascoltato anche i colleghi della vittima, la dirigente scolastica e i politici della zona, ovviamente come semplici eventuali testimoni o informati sui fatti.