Monica Bellucci: “Dal paesino a Parigi”
Monica Bellucci si racconta al Corriere della Sera, ripercorrendo le tappe che l’hanno portata fino a Parigi, dove vive ormai da 10 anni. In casa, ha una fotografia di Sophia Loren appesa. Come racconta, “L’ho vista nella vetrina di un negozio qui a Parigi e ho pensato che dovessi assolutamente averla. Sono entrata, mi hanno detto che la foto non era in vendita ma ho talmente tanto insistito che mi hanno accontentata, sono stati gentili. Parigi è la città del Nord Europa, perché di questo si tratta in fondo, più vicina a noi italiani”.
La prima volta a Parigi dell’attrice e modella, è stata da ragazzina, nel 1981: “Ero giovanissima, doveva essere il 1981 e sono venuta qui per qualche giorno per fare la modella e scattare alcune foto di moda. Vivevo a Città di Castello, in provincia di Perugia, ero una ragazzina e Parigi mi è sembrata un luogo meraviglioso, mi dicevo: “Come potrei vivere in una città così grande?”.” Da quel momento, Monica Bellucci spesso prendeva un volo per approdare nella capitale francese, dove scattava foto e campagne di moda: “Durante il liceo venivo per le foto per due settimane l’anno ma poi tornavo a scuola a Città di Castello, era come passare dal giorno alla notte. Poi dopo la moda ho cominciato a fare il cinema, il mio grande sogno sin da bambina, e il primo film francese è stato L’appartamento, nel 1995”.
Monica Bellucci: “Le mie figlie si sentono anche italiane”
Dopo aver girato il mondo, Monica Bellucci ha scelto proprio Parigi per vivere: “Ho viaggiato molto per lavoro in tutto il mondo, ma alla fine mi sono stabilita definitivamente a Parigi dieci anni fa, per le mie figlie Deva, che adesso ha 18 anni, e Léonie che ne ha 12. Ho scelto Parigi come base per farle crescere, perché lavoro soprattutto qui, anche se sono nate entrambe a Roma”.
Deva e Léonie, racconta Monica Bellucci, si sentono italiane “e parlano benissimo l’italiano. Andiamo spesso in Italia e coltiviamo la nostra doppia appartenenza, mi sembra una bella cosa”. Monica Bellucci non ha dubbi: la cosa che più la affascina di Parigi è “il fatto che sia così piena di differenze, un misto di etnie diverse che da sempre convivono insieme. È quello che mi ha colpito di più da ragazza, e che tutto sommato mi affascina ancora adesso. Una cosa magica. Parigi e la Francia si fondano su questo, la capacità di accogliere culture diverse per fare nascere una cultura nuova e originale”. In questi anni a Parigi, comunque, non sono mancati neppure i momenti difficili, come “il periodo degli attentati. Fu terribile ma la città e il Paese hanno retto. Questo è quel che rende grande la Francia, secondo me. Parigi è sempre riuscita a fare coesistere tutte le esperienze e tutte le origini”.