Si infittisce ancora di più il giallo di Silvia Cipriani, la postina 77enne scomparsa. Non solo è stata ritrovata la macchina della signora, ma sono stati ritrovati anche frammenti ossei di cui sarà analizzato il DNA e anche frammenti di abiti compatibili con quelli dell’ex postina. È quanto emerge nel corso della puntata di oggi, giovedì 29 settembre, di ‘Storie Italiane’ su Rai 1.
Per la trasmissione condotta da Eleonora Daniele è stato intervistato in esclusiva Bruno, il cercatore di funghi che ha ritrovato per primo la macchina si Silvia Cipriani. “È una zona impervia e siamo solo all’inizio del precipizio – spiega nell’intervista esclusiva per ‘Storie Italiane’ – Per me (Silvia, ndr ) non è venuta spontaneamente”. Al microfono dell’inviata Roberta Spinelli, Bruno racconta che “In questa particolare zona non sono mai transitato, lunedì mattina è stata la prima volta che mi sono imbattuto in questa zona”. L’uomo infatti conosce meglio “le zone più verso la strada. In genere non ci transitano le automobili, un fungaiolo parcheggia in una zona più tranquilla e scende a piedi. Con la mia macchina però mi è venuta l’idea strana di scendere verso questa strada, il ritrovamento è stata solo una casualità, non sapevo nemmeno della storia della signora Cipriani”.
Silvia Cipriani, ex postina scomparsa: “zona troppo impervia, nell’auto ho trovato…”
Il punto esatto in cui è stata ritrovata la macchina dell’ex postina Silvia Cipriani è molto difficile da raggiungere, perché come spiega il cercatore di funghi intervistato da ‘Storie Italiane’ in quel tratto “la strada comincia a diventare sempre più impervia e la macchina praticamente l’ho trovata vicino alla vegetazione del bosco”. Nella zona del ritrovamento, spiega, “alla mia destra c’era un precipizio mentre alla sinistra comincia un bosco tagliato per legna da ardere. Penso che qui possano venire solo boscaioli”. All’interno dell’automobile, rivela, “con certezza non glielo posso dire, ma sembrava una cartella clinica con scritto il nome di Silvia Cipriani e la sua età. A quel punto abbiamo capito che si trattava della signora scomparsa”.
Come sottolinea l’inviata di ‘Storie Italiane’, il giorno prima della scomparsa Silvia Cipriani si era recata dal medico. Il mistero è dunque fitto come la vegetazione in cui è stata ritrovata la macchina: nel corso della puntata si spiega infatti che Tamara, la nipote acquisita dell’ex postina e postina a sua volta, era a conoscenza del fatto che Silvia non conoscesse quelle zone. Silvia Cipriani non si sarebbe mai recata a Montenero e non aveva conoscenza di quella zona così impervia e complessa da percorrere, soprattutto per una 77enne alla guida di una vecchia macchina.
Silvia Cipriani, “macchina poco sporca e con ruote storte, forse voleva fare manovra”
Nella puntata odierna di ‘Storie Italiane’ è stato sentito in esclusiva anche il meccanico, contattato dal cercatore di funghi e che ha ritrovato assieme e a lui la macchina di Silvia Cipriani. “La macchina non dimostrava segni di sporcizia, solo normale sporcizia di uno che ha fatto un po’ di fuoristrada – racconta il meccanico – Era abbastanza coperta dalla vegetazione, non in modo eclatante però abbastanza coperta. All’interno c’era una cartellina sul sedile e un secchio dietro”. Il meccanico spiega di essere stato chiamato da Bruno, il cercatore di funghi, per sbloccare la sua macchina impantanata. E una volta lì, Bruno gli avrebbe segnalato la presenza di un’altra macchina più avanti. “Pochi metri più avanti effettivamente c’era una macchina, io ho guardato dentro e i due ragazzi che erano con me mi hanno confermato che poteva essere quella. Al che ho chiamato i carabinieri” rivela il meccanico.
La zona in cui è stata ritrovata è impervia, che offre possibili vie di fuga attraverso il bosco e che è frequentata dai cinghiali. Come ipotizza l’inviata Roberta Spinelli, i resti ossei potrebbero forse rivelare un legame con Silvia Cipriani ma, poiché sono frammenti sparsi, potrebbero non spiegare mai com’è morta l’ex postina. E tra i numerosi interrogativi ci sono anche le condizioni della macchina. Come ha spiegato il meccanico, “C’erano le ruote leggermente storte, quindi presumo che volesse fare qualche manovra. Davanti c’era troppa vegetazione e non poteva andare più avanti”. La vettura era rigata ma non avrebbe potuto essere spostata senza chiavi, chiavi che però non c’erano. E “a un metro di distanza dall’auto c’è il bordo della strada e inizia la discesa della montagna, dove c’è vegetazione fitta”.