La democrazia non corre alcun rischio, parole di Sabino Cassese. Il giudice emerito della Corte costituzionale ai microfoni del Corriere della Sera ha spiegato che chi mostra preoccupazione “dà implicitamente un giudizio negativo sulle scelte dei ‘padri fondatori’”. Quest’ultimi, ha ricordato il giurista, hanno disegnato strutture istituzionali e forze sociali capaci di reggere un ordine che garantisca “le libertà fondamentali e la partecipazione democratica dei cittadini”.
Sabino Cassese ha spiegato che il sistema politico costituzionale italiano ha avuto “la saggezza” di non mandare al governo da sole le forze che stanno agli estremi dello spettro politico. Ma non solo: “Come non riconoscere il grande balzo in avanti fatto da Fratelli d’Italia, che è diventata sei volte più grande di quanto era quattro anni e mezzo fa?”, la sua analisi: “Anche questa è la democrazia, il riconoscimento di un moto accrescitivo, specialmente se così vistoso”.
SABINO CASSESE SUL PRESIDENZIALISMO
Uno dei temi più dibattuti già all’interno della campagna elettorale è il presidenzialismo, tra i cavalli di battaglia di Fratelli d’Italia. “Esistono più di una decina di tipi di presidenzialismo e una delle sue forme può soddisfare un’esigenza fondamentale, quella di consolidare l’esecutivo”, l’analisi di Sabino Cassese: “La Costituzione stabilisce quanto tempo durano in cariche i membri del Parlamento, quanto il presidente della Repubblica, quanto tempo i giudici della Corte costituzionale, ma non stabilisce quanto tempo durano i governi. Con la conseguenza di avere avuto 67 governi in 75 anni, mentre la Germania ne ha avuti due terzi di meno, un numero ancora inferiore di cancellieri. Quando, nell’ultimo decennio del secolo scorso, si introdusse la riforma presidenziale per comuni e regioni, si disse che si voleva sperimentare il presidenzialismo per poi trasferirlo anche a livello nazionale. La sperimentazione ha dato risultati complessivamente positivi: perché non tenerne conto?”.