Tra le coppie vip “scoppiate”, Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria sono state tra quelle che più hanno fatto scalpore di pubblico. Ma come vivono i figli queste separazioni e il clamore? È l’argomento dell’intervista di Guenda, la primogenita di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria, nella puntata di ‘Storie Italiane’ di oggi venerdì 30 settembre.
In una vecchia intervista con Eleonora Daniele, Guenda aveva rivelato di essersi sempre “sentita il genitore dei miei genitori” e di essere “diventata una bambina adulta e loro così sono rimasti degli splendidi ragazzi”. Nell’intervista rilasciata oggi in diretta, Guenda Goria racconta che “mamma mi prendeva in giro dicendo che io sono nata vecchia, in realtà mi sono precocemente ‘adultizzata’ perché comunque i miei genitori, anche forse per il lavoro che hanno fatto, che è un lavoro giocose artistico, hanno coltivato il loro fanciullo interiore in maniera diversa”. E per questo motivo confessa di essersi “sentita responsabile per la mia vita e non sono riuscita a cogliere il loro lato genitoriale appieno, nel senso che mi sembrava un lato genitoriale che non appartenesse forse a quello più serio, più pieno di regole e punti fissi di cui forse avevo bisogno io per crearmi una mia identità”.
Guenda Goria, “i miei genitori mi hanno nascosto la separazione per non farmi soffrire”
Guenda, la figlia maggiore di Maria Teresa Ruta, giornalista e conduttrice, e del giornalista sportivo e conduttore Amedeo Goria, vuole però “fare un plauso ai miei genitori che si sono separati in maniera molto delicata, non hanno mai parlato male l’uno dell’altro, papà stravede per mamma, e mamma ha sempre parole gentili nei confronti di papà nonostante abbia qualche critica”. E a ‘Storie Italiane’ rivela di essersi “molto arrabbiata perché loro per non farmi soffrire mi avevano nascosto il fatto che si fossero separati e lo avevano nascosto sia a noi figli sia alla stampa. Per cui abbiamo visto un padre che progressivamente era meno presente in casa e l’abbiamo capito tardi e quindi io mi sono sentita presa in giro, e mi sono sentita anche stupida perché era una così evidente…”
Guenda Goria afferma di provare profonda empatia per “i figli di queste coppie celebri che si separano e soprattutto meno male che non c’erano i social all’epoca. Perché i social secondo me sono un’aggravante terribile”. I figli, infatti, “soffrono tantissimo per le separazioni e ogni piccola parola è un macigno”. E il dolore non è soltanto interiore: “i compagni di scuola se possono sono cattivi – spiega – se possono ti prendono in giro, quindi uno deve già elaborare un lutto privato con anche un’esposizione pubblica enorme”. E per questo motivo invita a usare i social e l’esposizione pubblica con più delicatezza e rispetto.