TOTOMINISTRI GOVERNO MELONI: UN RUOLO PER LA SANTANCHÈ?
Prosegue il totoministri del governo Meloni, rebus attorno al quale si arrovellano le meningi di tutti gli esperti di politica italiana per addivenire a una soluzione che si avvicini quanto più possibile all’effettiva composizione dell’Esecutivo che sarà chiamato a governare l’Italia per il prossimo quinquennio. La leader di Fratelli d’Italia continua a mantenere il massimo riserbo e a non pronunciarsi sull’argomento, ma non si può non sottolineare come gli ultimi rumors vedano Elisabetta Belloni in predicato di acquisire il Ministero degli Esteri, raccogliendo così l’eredità di Luigi Di Maio alla Farnesina, e Antonio Tajani instradato verso il Ministero della Difesa.
Secondo quanto raccolto da “Il Tempo”, ci sarebbero ruoli di rilievo anche per Giovanbattista Fazzolari, Daniela Santanchè, Maurizio Leo e per l’attuale presidente del Copasir, Adolfo Urso. E la Sanità, a chi sarà affidata? Dopo Roberto Speranza, a capo del dicastero capitolino potrebbe arrivare Letizia Moratti. A giudizio del quotidiano, “FdI potrebbe benedire l’arrivo a Roma della Moratti, visto anche che per il partito di Meloni la rielezione dello stesso Fontana non è più un tabù”.
TOTOMINISTRI GOVERNO MELONI: I NOMI E I RUMORS
Il totoministri per il governo Meloni continua con il nome dell’ex pm Carlo Nordio caldeggiato al Ministero della Giustizia proprio da Fratelli d’Italia: avrebbe scalzato Giulia Bongiorno, che dovrebbe essere dirottata alla Funzione pubblica. Inoltre, scrive ancora “Il Tempo”, l’ex governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci, dovrebbe diventare ministro del Sud, con l’ex presidente del Senato Marcello Pera che andrebbe a occupare il ruolo di ministro delle Riforme.
Alla Disabilità dovrebbe invece essere confermata Erika Stefani, alla Cultura è spuntato il nome di Lucia Borgonzoni, all’ambiente dovrebbe trovare spazio Fabio Rampelli (FdI) e agli Affari europei Raffaelle Fitto, eurodeputato. Capitolo Viminale nel totoministri: come riporta la testata sopra menzionata, Matteo Salvini cerca il bis, anche indiretto (con l’ingresso di Nicola Molteni, suo uomo di fiducia, o di Matteo Piantedosi, prefetto della Capitale). Ma “se Salvini cedesse, accomodandosi all’Agricoltura, scatterebbe un effetto domino, con Gian Marco Centinaio al Turismo”.