Il governo inglese sta finanziando dei progetti in Africa in cui vengono utilizzati gli insetti come cibo, anche per i bambini in età scolare. L’obiettivo, è valutarne l’impatto nell’alimentazione, così come si legge sul sito del Times. Responsabile degli studi è la ricerca e l’innovazione del Regno Unito (UKRI), sussidiaria del Dipartimento per le imprese, l’energia e la strategia industriale del Regno Unito, che sta portando avanti questi progetti in particolare nella Repubblica Democratica del Congo e Zimbabwe.
Il progetto è stato sovvenzionato con circa 320mila dollari dal governo britannico, precisamente dal Dipartimento per gli aiuti allo sviluppo, e i ricercatori dello Zimbabwe inizieranno utilizzando vermi mopane nel porridge dei bimbi delle scuole. Nelle città di Gwanda e Harare, i bimbi di età compresa fra i sette e gli undici anni, verranno nutriti con il porridge derivato dal bruco, che secondo i ricercatori sarebbe ricco di vitamine e minerali. Infine, riporta sempre il Times, verrà condotto uno studio randomizzato per capre gli eventuali benefici ottenuti dal mangiare insetti, e se tale alimentazione possa in qualche modo incidere sulla resa scolastica degli alunni.
GOVERNO UK, CIBO A BASE DI INSETTI IN AFRICA: LE PAROLE DELLA DOTTORESSA BEYNON
Stando a quanto si legge sul sito web di Foreign, Commonwealth and Development Office’s Development Tracker, nella Repubblica Democratica del Congo, i ricercatori utilizzeranno anche una sovvenzione di 55.000 dollari per “promuovere la produzione di insetti per il consumo umano e per la produzione di mangimi per animali”, fondi che saranno forniti dall’Agenzia cattolica per lo sviluppo d’oltremare (Cafod). Fra gli insetti utilizzati per cibarsi troviamo bruchi, locuste migratrici e mosche nere.
La dottoressa Sarah Beynon, fondatrice di Bug Farm nel Pembrokeshire ed entomologo accademico, ha spiegato che questi progetti sono “un modo sicuro per salvare vite e migliorare l’alimentazione delle persone più povere del pianeta terra – le parole rilasciate al Guardian – incoraggiamo attivamente anche le persone nei paesi sviluppati a includere gli insetti nella loro dieta. Con una popolazione – ha aggiunto – i cui appetiti supereranno di gran lunga i limiti del pianeta e con l’attuale agricoltura che decima la biodiversità e cambia il clima, non abbiamo altra scelta che cambiare il modo in cui mangiamo, produciamo e consumiamo… e anche le nostre opinioni su questo argomento”.