IL POST DI BEPPE GRILLO SUI “BRIGATISTI” E LE “BRIGATE DI CITTADINANZA”
«Brigatisti di Cittadinanza, abbiamo bisogno di voi!»: si conclude così il post sul blog di Beppe Grillo dove il fondatore del Movimento 5Stelle chiama a raccolta direttamente quelle che lui stesso chiama «Brigate di Cittadinanza» affinché possano difendere e rilanciare il Reddito di Cittadinanza. Inutile dire quanto abbia fatto “rumore” l’intervento di Grillo, tra l’altro il primo pubblico dopo le Elezioni del 25 settembre scorso: il richiamo alla difesa del Reddito di Cittadinanza, a fronte di un prossimo Governo di Centrodestra che in diverse sue componenti ha già fatto capire di voler ampiamente mettere mano ad una riforma che riduca la platea dei percettori, viene tramutato da Grillo di un “rilancio” della stessa misura, con nuovi obiettivi fissati per il futuro del M5S
«Oggi, i percettori del reddito di cittadinanza sono circa 3 milioni, molti dei quali con competenze che vorrebbero mettere a disposizione della comunità», ha scritto Beppe Grillo sul suo blog sotto il titolo “Brigate di Cittadinanza, a rapporto!”. Il problema per il Garante M5s è che «qualcuno» vorrebbe «impedirglielo, creando ostacoli burocratici per renderlo irregolare, se non illegale, perché è più comodo usarli come carne da cannone per fare la guerra ai poveri». Per questo motivo Grillo fa direttamente rapporto alle cosiddette “Brigate di Cittadinanza”, definite dal fondatore del Movimento come «cittadini volenterosi che vogliano offrire il loro operato “illegalmente” per aiutare la comunità in cui vivono, con lavori e opere di bene nel proprio quartiere o nel proprio paese, perché servire la comunità è un dovere ma anche e soprattutto un diritto di ognuno». Da riparare panchine a sistemare giardini, fino a costruire giochi per bambini: le “Brigate di Cittadinanza” nell’idea di Grillo dovrebbero «mettersi a disposizione per il prossimo. Brigatisti di Cittadinanza, abbiamo bisogno di voi! Abbiamo bisogno della vostra abilità e della vostra partecipazione!».
“BRIGATE DI CITTADINANZA”, LA POLEMICA CONTRO BEPPE GRILLO: SALVINI “UN FOLLE”, AZIONE ”EVOCA IL TERRORISMO”
Al tono volutamente e tradizionalmente “provocatorio” di Beppe Grillo non ci stanno gli altri partiti che, dal Centrodestra al Terzo Polo, sul concetto di “Brigate di Cittadinanza” e “brigatisti del Reddito” alzano le barricate. Da Maurizio Gasparri di Forza Italia che non riesce bene a capire se il richiamo del Blog di Grillo alle “Brigate” sia da intendere quelle partigiane o quelle Rosse del terrorismo anti-Stato, a Matteo Salvini che non gradisce affatto il post del Garante pentastellato: «In questo momento drammatico per l’Italia, chiunque parli di Brigate è un folle e un irresponsabile». Secondo il parlamentare della Lega Igor Iezzi, parlare di Brigate di Cittadinanza «Se non è istigazione al terrorismo, poco ci manca»,
Per la Lega delle due l’una: «o Grillo ignora la storia più recente che ha imbrattato di sangue il nostro Paese durante gli Anni di piombo o il fondatore del M5S è diventato completamente matto. Le sue parole restano comunque di una gravità inaudita. Ci aspettiamo da Conte una presa di distanza chiara e netta», conclude Iezzi, supportato dal vice segretario Andrea Crippa «Serietà e rispetto per gli italiani. Si è superata qualsiasi pagliacciata: tirare in ballo addirittura le Brigate è pura follia». La deputata di Azione, Daniela Ruffino, contesta le Brigate di Cittadinanza invocate da Grillo: «Utilizzare il termine ‘brigate’ evoca in un paese come il nostro, brutti ricordi legati al terrorismo». Secondo Andrea Delmastro, deputato di FdI, le parole di Grillo non fanno che evocare ulteriore tensione sociale: «Gli italiani hanno capito che le rivoluzioni dei giullari finiscono in tragicommedia come la parabola di governo pentastellata».