Grande Fratello Vip 2022 e il caso Marco Bellavia: interviene il Codacons
Il caso Marco Bellavia al Grande Fratello Vip 2022 ha smosso le coscienze di numerosi italiani, telespettatori e non, colpiti da quanto accaduto allo storico conduttore di Bim Bum Bam. La vicenda ha avuto pesanti conseguenze sul gioco, con l’eliminazione di Giovanni Ciacci e la squalifica di Ginevra Lamborghini, ma continua a far rumore per la decisa presa di posizione del Codacons. L’associazione ha fatto luce sui messaggi diseducativi trasmessi da questa pagina nera di televisione, lamentando la mancanza di seri provvedimenti punitivi nei confronti dei concorrenti.
Come riporta Adnkronos, Codacons spiega come “ancora una volta la trasmissione di Mediaset si rende protagonista di gravi episodi che, oltre a rappresentare una forma di violenza, sono altamente diseducativi specie per il pubblico più giovane. Nonostante quanto accaduto, né gli autori del programma né i vertici dell’azienda hanno saputo adottare misure adeguate, lanciando un messaggio errato e pericoloso ai telespettatori, che a migliaia si sono rivolti al Codacons chiedendo di intervenire sul caso“.
Codacons contro il Grande Fratello Vip 2022: “Aprire un’indagine“
L’intervento del Codacons contro il Grande Fratello Vip 2022 è una netta presa di posizione e, alla luce dell’accaduto, ha deciso di presentare “un esposto alla Procura di Roma chiedendo di aprire una indagine alla luce della possibile fattispecie di violenza privata, accertando le responsabilità del concorrenti del GfVip e, per concorso, degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici Mediaset“. Il provvedimento è dunque rivolto ai concorrenti, all’azienda, al conduttore e agli autori della trasmissione.
Il Codacons spiega il motivo di tale decisione: “L’art. 610 del codice penale stabilisce infatti che ‘Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni’, reato che potrebbe configurarsi negli atti di bullismo commessi nel corso della trasmissione“. Non solo verso la procura di Roma: l’associazione ha deciso di denunciare i fatti anche all’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, chiedendole “di adottare provvedimenti e sanzioni contro Mediaset per la possibile violazione delle disposizioni in materia di programmi televisivi“.