La prossima settimana, Alessia Pifferi affronterà la seconda udienza per l’incidente probatorio. La donna è accusata di aver lasciato morire di stenti la figlioletta Diana, abbandonandola da sola in casa per 6 interminabili giorni. Solange Marchignoli, legale di Alessia Pifferi, ha confermato questa udienza ai microfoni di Storie Italiane di oggi, giovedì 6 ottobre, precisando che in questa occasione “verrà nominato uno dei consulenti del tribunale, un genetista, per vedere se sul biberon e sulla bottiglietta d’acqua di fatto c’è il dna della bambina“, uno degli elementi chiave che potrebbe determinare se il presunto omicidio sia stato premeditato.
Solange Marchignoli ai microfoni di Eleonora Daniele rivolge anche parole molto dure nei confronti del giudice a cui è stato affidato il caso di Alessia Pifferi. Spiega infatti che il giudice avrebbe “precisato che non ritiene di non far entrare i consulenti perché la prova scientifica, qualora dovesse risultare positiva, potrebbe in qualche modo far cambiare l’opinione del giudice rispetto all’elemento soggettivo del reato“. E spiega: “vuol dire: ‘tu mi porti la scienza, e se la scienza mi dice qualcosa di diverso io devo prenderne atto’. Questo è gravissimo perché il giudice è super partes e il giudice deve aprire la propria mente a tutte le varie possibilità” conclude al termine del suo intervento. (agg. Marta Duò)
ALESSIA PIFFERI, AVVOCATO LUCA D’AURIA: “L’HANNO ABBANDONATA TUTTI”
Gli ultimi aggiornamenti sul caso di Alessia Pifferi, la madre che ha abbandonato per 6 giorni la figlia Diana, trovata poi senza vita. In studio a Mattino 5 c’è l’avvocato Luca D’Auria, che difende la signora del milanese, e che commentato le indiscrezioni sulle possibile benzodiazepine nel biberon: “Si si aggraverebbe certo la sua posizione, ma dobbiamo dire che su questo punto la nostra assistita Alessia ha sempre negato questa ipotesi quindi allo stato questa è esclusivamente un’idea della procura, questo fatto lo troviamo nel provvedimento di fermo ma non in nessun atto giudiziario che abbia valore probatorio”.
Federica Panicucci ha commentato: “La bimba non è mai stata sentita piangere dai vicini e la bimba non camminava, e chi è genitore sa che un bimbo inizia a camminare attorno all’anno…”. L’avvocato di Alessia Pifferi ha quindi ribattuto: “Quando è morta? E’ morta per omicidio o per maltrattamenti con effetto morte?”, e la Panicucci: “Non è che il quadro sia più leggero…”, poi il legale ha replicato: “Il quadro è diverso ai fini giuridici, è chiaro che ai fini umani dobbiamo fare tutt’altri discorsi, questo è evidente”.
ALESSIA PIFFERI: “30 GIORNI DI ATTESA PER L’AUTOPSIA”
L’inviata di Mattino Cinque, Valentia Ceccacci, ha aggiunto: “Gli esiti dell’autopsia arriveranno attorno al 30 ottobre, qualche settimana fa i medici legali della procura hanno chiesto ulteriori 30 giorni per le analisi tossicologiche, mentre per le analisi tecnici su benzodiazepine, biberon e acqua dobbiamo aspettare l’incarico al genetista il 14 ottobre e poi i tempi tecnici”.
L’avvocato di Alessia Pifferi ha poi ripreso la parola: “Domani cercherò di andare anche da Alessia Pifferi, la signora è cambiata molto in questi due mesi che ci conosciamo, all’inizio non aveva alcuna accortezza ma spesso succede quando si viene incarcerati, poi ha iniziato un rapporto più empatico con gli avvocati, perchè l’hanno abbandonata tutti, ha comunque una madre. Il paese che va in chiesa si è voluto liberare di Alessia, non pregano per gli ultimi peccatori come Alessia, si sta negando la preghiera”. Quindi ha concluso brevemente: “Rischia l’ergastolo? Certo, ma non possiamo dire che sia premeditazione”.