Attentato Daria Dugina, dietro c’è l’Ucraina?
Dietro alla morte di Daria Dugina ci sarebbe il Governo ucraino. A rivelarlo è un’agenzia di intelligence degli Stati Uniti, convinta che alcuni settori del governo ucraino abbiano oin qualche modo autorizzato l’attentato avvenuto nei pressi di Mosca nel quale ha perso la vita Daria Dugina, figlia dell’ideologo nazionalista russo Alexander Dugin, molto vicino a Putin. Come spiega il New York Times, gli Stati Uniti non hanno fornito alcuna assistenza, di intelligence o logistica, nell’attentato e anzi, non sarebbero stati a conoscenza dei piani.
Le fonti Usa citate dal Nyt spiegano infatti che gli Stati Uniti non sarebbero stati messi a conoscenza dell’operazione e che, qualora avessero saputo preventivamente i piani dell’Ucraina, si sarebbero opposti all’attentato. Le indagini portate avanti dall’intelligence Usa riguardo alla responsabilità dell’Ucraina nell’attentato a Dugina, sono state comunicate la scorsa settimana all’Amministrazione Biden.
Attentato Daria Dugina, gli Stati Uniti non sapevano nulla
L’Ucraina, dopo l’attentato mortale alla vita di Daria Dugina, morta dopo essere entrata nella propria auto, ha negato qualsiasi coinvolgimento e qualsiasi eventuale responsabilità anche di fronte a Washington. Quando Kiev è stata messa a conoscenza delle conclusioni dell’intelligence Usa sull’attentato, gli ucraini hanno continuato a negare. L’operazione, secondo gli Usa, dimostrerebbe la capacità che hanno i servizi di sicurezza ucraini di compiere operazioni del genere.
Il New York Times spiega che gli americani sarebbero frustrati dalla mancanza di trasparenza dell’Ucraina sui suoi piani militari e clandestini sul territorio russo. Infatti, mentre il Pentagono ha condiviso con gli ucraini informazioni sensibili, aiutandoli a individuare i posti di comando russi e molto altro, da parte dell’Ucraina non ci sarebbe stata la stessa chiarezza visto che gli Usa non sarebbero stati avvisati sulla volontà di compiere un attentato alla vita della figlia di Dugin. Non è chiaro se il presidente Volodymyr Zelensky abbia approvato la missione.