Vera Gemma, ospite a Verissimo, ha parlato del suo rapporto col padre Giuliano Gemma, morto a causa di un incidente stradale. “Il nostro rapporto è sempre stato bello, ma i paragoni della gente mi hanno fatto molto male. Dicevano che non ero bella come lui, come se fosse eventualmente colpa mia. C’è tuttora un accanimento nei miei confronti. Mi dicono che faccio schifo, che sono brutta e rifatta. Mi minacciano addirittura di morte. È stato difficile soprattutto in adolescenza. Io mi piaccio molto, mi stupisco quando mi dicono questo”, ha rivelato.
I paragoni non sono stati soltanto dal punto di vista estetico, ma anche professionale. “Mi dicono a volte che sono raccomandata, ma come fa mio padre a raccomandarmi dal paradiso? Alla sua altezza non mi ci sentirò mai, ma intendo migliorarmi sempre di più per provarci”, ha concluso. (agg. di Chiara Ferrara)
Giuliano Gemma, una carriera e l’incidente stradale
Giuliano Gemma è stato il padre di Vera Gemma, ma anche uno degli attori di maggior successo del cinema italiano (e non solo!). L’attore romano è stato un attore e stuntman italiano. Durante la sua lunga e straordinaria carriera cinematografica ha recitato in più di cento film vincendo tantissimi premi e riconoscimenti: dal David di Donatello speciale per Il deserto dei tartari alla Grolla d’oro per Un uomo in ginocchio e Corleone. E ancora: il Premio Vittorio De Sica, il Nastro d’argento alla carriera, il Globo d’oro alla carriera e il Premio Vittorio De Sica. La sua fama di attore è legata anche alla partecipazione di film western diventati dei veri e propri cult come “Una pistola per Ringo”, “Un dollaro bucato” e “Montgomery Wood”.
Purtroppo all’età di 75 anni è morto a causa di un incidente stradale a Cerveteri dove è rimasto coinvolto. L’attore è morto all’ospedale San Paolo di Civitavecchia dove è giunto in arresto cardiaco.
Vera Gemma e il ricordo del papà Giuliano Gemma
La morte di Giuliano Gemma ha sconvolto la figlia Vera Gemma a cui era legatissimo. Proprio l’attrice parlando del padre ha detto: “mio padre era bello, si faceva apprezzare dalle donne. Tutte a dire: ‘ammazza quant’è bello tuo padre”. Io volevo fare un documentario su papà per dimostrargli la mia stima, il mio affetto. Lui mi ha sempre fermato: ‘Ma no, non fare nessun omaggio. Finisce che ci omaggiamo da soli’. Lui era così. Poi, l’ho fatto il documentario e mano mano che andavo avanti nel doppiaggio, lui si compiaceva: ‘Ma lo sai che sei brava?'”.
Tantissimi i ricordi che la figlia ha dell’amato padre: “in Giappone vendevano una settimana di vacanza a Roma con visita alla villa di Giuliano Gemma. Puntualmente, dovevamo indossare il kimono per accogliere questi pullman stracolmi di giapponesi. Papà passava pomeriggi interi a posare per foto ricordo e firmare autografi. Ancora oggi, se vedo una scritta giapponese penso a me con questo kimono addosso”.