Roberto Alessi, direttore del settimanale “Novella 2000” e direttore editoriale di “Visto”, è intervenuto in collegamento audiovisivo nel corso della puntata di lunedì 10 ottobre 2022 di “Storie Italiane”, trasmissione condotta da Eleonora Daniele. Il giornalista è stato chiamato in causa per commentare i casi relativi alla scomparsa di Silvia Cipriani e alla morte della piccola Diana, lasciata per giorni da sola in casa dalla madre, Alessia Pifferi, attualmente in carcere.
Partendo dal giallo dell’ex postina di Rieti, Alessi si è concentrato sulle parole del cugino Francesco: “Le sue dichiarazioni erano state molto forti e diametralmente opposte a quelle del nipote Valerio e della moglie Tamara. Lui sosteneva che lei fosse abbiente, avesse una casa a Rieti e avesse venduto un casolare con annesso terreno in paese. Chi ha comprato questa casa e come l’ha pagata? Come mai in banca non sono stati rilevati questi movimenti? C’è qualcosa di veramente strano, sul conto c’era soltanto la quota residua dei risparmi della povera Cipriani”.
ROBERTO ALESSI SU ALESSIA PIFFERI: “COME POTEVA NON SAPERE”
Dopodiché, l’attenzione di Roberto Alessi si è spostata su Alessia Pifferi, la madre di Diana, deceduta a soli 18 mesi dopo essere stata abbandonata per giorni in casa dalla donna. Il giornalista, in particolare, si è soffermato sulla mancata concessione dell’accertamento cognitivo da parte del gip, richiesto dalla difesa: “Quando due periti vengono richiesti per fare un’analisi sulla psicologia di una persona, se sono persone oneste non costituiscono un pericolo per l’accusa… Però, l’avvocato Solange Marchignoli dice di non chiedere di valutare la possibilità che Alessia Pifferi fosse capace di intendere e di volere, ma di consentire un percorso cognitivo per comprendere fino a che punto la sua consapevolezza fosse tale”.
E, proprio su questo aspetto, Roberto Alessi non si è dimostrato troppo convinto: “Una donna che lascia abitualmente la bambina il venerdì sera con un grosso biberon al fianco e torna la domenica, non sapeva che sarebbe potuta morire? Non aveva gli elementi per capire che una bambina di 18 mesi, tenuta chiusa in casa da sola, avrebbe potuto perdere la vita?”.