Può un padre smettere di pagare gli alimenti alla figlia trentenne e disoccupata perché in Italia esistono misure come il reddito di cittadinanza? La risposta è sì, lo ha detto la Corte di Cassazione con la sentenza n.29264 con cui la suprema corte si esprimeva a favore di un padre che sosteneva che la figlia, doveva rendersi autosufficiente facendo ricorso anche a strumenti di ausilio come il Reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza: può sostituire l’assegno di mantenimento?
Con la sentenza n.29264, la Cassazione ha precisato che l’assegno di mantenimento non è più necessario se i figli maggiorenni percepiscono il Reddito di cittadinanza.
La Cassazione si è espressa in favore di un padre che a distanza di sette anni dalla separazione con il coniuge continuava a sostenere economicamente la figlia trentenne tramite l’assegno di mantenimento. Il padre ha però fatto obiezione e, considerando che la figlia era disoccupata il padre ha ritenuto di non doverla più aiutare visto che non faceva nulla per trovare un’occupazione. Di qui ha pensato che potesse chiedere al giudice che la figlia facesse richiesta del reddito di cittadinaza in modo che lo Stato le facesse qualche proposta di occupazione.
L’uomo versava da sette anni l’assegno di mantenimento alla figlia, sin dalla separazione della moglie, ormai trentenne e a sua volta madre. La ragazza aveva appena 22 anni quando i genitori hanno deciso di divorziare e in quel momento era in possesso solo della licenza media. Negli ultimi anni la ragazza aveva iniziato senza concludere un corso professionale in ambito estetico.
Reddito di cittadinanza: ciò che ha spinto il padre a fare ricorso alla Corte
Così, il padre ha deciso di fare ricorso alla Corte, la quale ha dichiarato che essendo ormai adulta, la donna non può più usufruire dell’assegno di mantenimento, a maggior ragione se questa può ricorrere e fare richiesta per diversi “strumenti di ausilio”, che ormai sono di “dimensione sociale, e che sono finalizzati ad assicurare sostegno al reddito”, tra cui il Reddito di cittadinanza.
Secondo la Corte, misure come il reddito di Cittadinanza sono nate anche per risolvere un problema sociale e quindi, in alcuni casi, possono cancellare l’assegno di mantenimento, favorendo una maggiore autonomia e indipendenza dei figli dai genitori, nonostante le difficoltà economiche e lavorative. Infatti come ha rimarcato la sentenza un figlio (o figlia) di genitori divorziati, che ha ampiamente superato la maggiore età, pur non essendo economicamente autosufficiente, “non può soddisfare l’esigenza a una vita dignitosa” mediante un assegno versato dal genitore per sempre.