Il Consiglio d’Europa domani affronterà un testo sulla gestione dei migranti destinato ad accendere gli animi. Parliamo della proposta del socialista Pierre-Alain Fridez, per il quale è sbagliato fare distinzioni tra profughi e clandestini. “Chi ferma i migranti deve essere indagato”, il passaggio più discusso della relazione riportato da Libero.
Nella relazione presentata a Strasburgo, il socialista ha acceso i riflettori su Frontex: l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, secondo Fridez, dovrebbe “essere invitata ad aumentare la propria capacità di gestire le segnalazioni di respingimenti e consentire indagini approfondite per assicurare alla giustizia i responsabili”. Frontex, dunque, dovrebbe controllare chi dovrebbe vigilare sugli ingressi degli irregolari e non su quest’ultimi.
Consiglio d’Europa: “Chi ferma migranti deve essere indagato”
Nel testo, inoltre, Fridez ha incoraggiato la partecipazione della società civile ai meccanismi di monitoraggio delle frontiere. Secondo il socialista, “dovrebbero essere in grado di verificare la cattiva condotta della polizia di frontiera di uno Stato e riferirne alle autorità giudiziarie competenti”. Idee e proposte che non mettono d’accordo tutti, anzi: la Lega è pronta alle barricate. Intervenuto ai microfoni di Libero, Alberto Ribolla ha definito “assurdo” il piano Fridez. “Nel testo, di fatto, si chiede che non venga più fatta alcuna distinzione tra chi ha diritto a entrare in Europa e chi è palese che non ha minimamente lo status”, le parole del componente del Consiglio d’Europa: “Noi saremo sempre dalla parte di chi scappa veramente dalla guerra e da situazioni di vita insostenibili, ma con questa impostazione si rischiano decine di morti in più in mare ogni giorno”. Il testo, inoltre, cita spesso l’Italia e il suo ruolo. Ma il vero pericolo è un altro secondo Ribolla: “Se l’Europa adottasse questo testo ci troveremo di fronte a nuovi casi Ventimiglia”.