Davide Tabarelli, presidente di Nomisma e grande esperto di energia, gas, bollette e via discorrendo, è stato ospite stamane in collegamento con il programma di Canale 5, Mattino Cinque. Si parla del rigassificatore di Piombino e della continua battaglia fra no e sì, fra favorevoli e contrari: “Noi abbiamo il sistema elettrico più esposto e dipendenza maggiore dal gas – esordisce Tabarelli in diretta sul quinto canale – nessun Paese al mondo fa tanto uso di gas come noi, e di gas tutto importato, in particolare nel suo sistema elettrico, il 50% di elettricità viene dal gas”.
Ci sono poi dei problemi di approvvigionamento dalla Francia: “Dipendiamo molto anche dall’elettricità delle Francia e la Francia ha grossi problemi col nucleare, ha molte centrali in manutenzione”. Ma perchè gli altri Paesi europei sembrano stare meglio di noi? “La Germania ha tanti problemi nella sua grande industria dove usa tanto gas, il sistema elettrico lo hanno ‘riparato’ usando tantissimo carbone. noi sul carbone stiamo facendo qualcosa, passeremo quest’anno dal 6 al 13%. la Spagna paga meno di noi, hanno fatto tantissimi rigassificatori, ne hanno fatti 6, poi ha anche carbone, nucleare e molte rinnovabili e la domanda da loro non è stata così forte come da noi”.
TABARELLI E IL FOTOVOLTAICO: “CI HANNO GUADAGNATO IN MOLTI”
Quindi Tabarelli ha proseguito parlando sul fotovoltaico: “Noi stiamo perdendo 6 miliardi di euro all’anno per incentivi al fotovoltaico, se lo si fa adesso costa attorno al 6 o 7 centesimi al kw/h, chi se lo fa poi lo riesce a vendere in Borsa i prezzi sono sempre sopra i 30 e 40 centesimi. Bisogna stare attenti, sul fotovoltaico abbiamo fatto un enorme sforzo, adesso bisogna triplicare e la Borsa gli sta dando ragione”.
Tabarelli ha ribadito: “Produrre fotovoltaico costa 6-10 centesimi, e si rivende a 30, per questo c’è la fila al ministero. C’è della gente che ha fatto montagne di soldi per gli incentivi. Ma non ci può essere un assalto continuo perchè lo Stato ci mette 16 miliardi di oneri di sistemi che paghiamo tutti noi”.