Come sappiamo la fatturazione elettronica è obbligatoria anche per i regimi forfettari ma non per tutti. Infatti l’obbligo in vigore dal primo gennaio 2019 ma soltanto per le partite IVA che fatturano oltre una certa soglia. Dal 2023 alcune categorie di regime forfettario non ancora soggette all’obbligo di fatturazione elettronica invece potranno dover fatturare.
Regime forfettario: per chi è obbligatoria la fatturazione elettronica
La fatturazione elettronica è obbligatoria per tutti i regimi ordinari che hanno un incasso superiore a 65.000 l’anno. Ma anche per coloro che hanno una fatturazione elettronica superiore a 25 mila euro e rientrano all’interno dei regimi forfettari.
Tutti coloro che nel 2022 hanno quindi fatturato almeno 25 mila euro, dal 2023 saranno obbligati alla fatturazione elettronica. Molti regimi forfettari infatti, fratturando poco, hanno continuato ad utilizzare la fattura cartacea. Tuttavia se le partite IVA, benché forfettaria e benché fatturati una quantità inferiore di denaro rispetto alla soglia che obbliga alla fatturazione elettronica, e quindi non soggette alla stessa, dovessero mettere una fattura verso la pubblica amministrazione, in questo caso rientra sempre l’obbligo di fatturazione elettronica.
Il termine dell’anno fiscale inoltre servirà anche a comprendere quali regimi forfettari passeranno a quello ordinario, il caso di chi ha avuto compensi/ricavi superiori a 65.000 euro (è questo uno dei requisiti per essere nel regime).
È bene precisare che la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per i regimi forfettari soltanto dal primo luglio 2022. Il decreto 36/2022, il cosiddetto Pnrr 2, ha stabilito infatti che saranno obbligati alla fatturazione elettronica tutti coloro che hanno fatturato nell’anno precedente oltre 25 mila euro.
Dal 2024 invece la fatturazione elettronica sarà estesa tutte le categorie di partite IVA, indipendentemente dai ricavi e dai compensi.
Regime forfettario: cosa cambia nel 2023
Sono molte le persone che però confondono il momento in cui bisogna calcolare i compensi e i ricavi. Si fa sempre fede alla fatturazione dell’anno fiscale dell’anno precedente e quindi, per il 2022 si fa riferimento alla fatturazione dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.
Se i ricavi della partita IVA sono superiore a 25000 euro scatta l’obbligo di fatturazione elettronica, in caso contrario non sussiste ancora nessun tipo di obbligo ma potrebbe essere obbligatorio dal 2024 o, tutto il più dal 2023.
Quindi nel 2023 si farà riferimento alla fatturazione entro il 31 dicembre 2022, ma dal primo gennaio 2024 non ci sarà più nessuna verifica da fare e tutti saranno obbligati alla fatturazione elettronica.