È stata condannata a 13 anni e 2 mesi di carcere Anna Bettozzi, la vedova del petroliere Sergio Di Cesare. Imprenditrice, amica di potenti, cantante ed ereditiera dell’impero economico del marito, per la giustizia era a capo di una organizzazione dedita al contrabbando di derivati petroliferi con una serie di reati connessi e legami con clan malavitosi importanti. Per questo i pm Margio e Fasanelli avevano chiesto per Lady Petrolio, nota anche come Ana Bettz, una condanna a 14 anni di carcere. Oltre all’associazione a delinquere, al riciclaggio, alle false fatture e ai reati fiscali (180 milioni di euro circa frutto dell’evasione di Iva, accise e Ires), ha retto davanti al gup di Roma pure l’aggravante mafiosa.
Condannata in rito abbreviato, ora Anna Bettozzi si trova agli arresti domiciliari. Con lei sono state condannate altre otto persone con pene comprese tra 9 anni e quattro mesi e 4 anni e due mesi. Inoltre, è stata disposta la confisca di 180 milioni di euro. Il processo riguarda uno dei filoni della maxi inchiesta sulle Petrol Mafie Spa. Le indagini hanno smascherato un giro di riciclaggio e autoriciclaggio, oltre a frodi nel settore degli oli minerali. Le inchieste hanno evidenziato, come riportato dal gup di Roma, «una nefasta sinergia» con la mafia.
QUANDO ANNA BETTOZZI DICEVA “HO DIETRO LA CAMORRA!”
«Ah Piè , io dietro c’ho la camorra!», diceva Anna Bettozzi, come emerso da una intercettazione. Dunque, per gli inquirenti Lady Petrolio era del tutto consapevole con chi faceva affari, chi erano i suoi soci. Infatti, per l’accusa è stato molto fruttuoso per Anna Bettozzi legarsi ai gruppi camorristici. La sua società petrolifera, con i capitali illeciti da riciclare, ha visto volare il suo volume d’affari da 9 a 370 milioni di euro in soli tre anni. Arrestata nel maggio 2019, mentre era a bordo di una Rolls Royce alla frontiera di Ventimiglia, Ana Bettz stava andando al Festival di Cannes.
La Guardia di Finanza la trovò in possesso di 300mila euro in contanti. Poi durante una perquisizione in albergo a Milano furono trovati altri 1,4 milioni di euro. Tutti soldi sequestrati. Al centro delle indagini di Roma e Napoli la società Max Petroli di cui Lady Petrolio era amministratrice. Anna Bettozzi è indicata come il capo indiscusso di questo sodalizio criminale. La società è stata trasformata poi nella Made Petrolio Italia, diretta dalla figlia Virginia Di Cesare, ma per gli investigatori era sempre controllata dalla madre.