E’ morto nelle scorse ore Giovanni Di Pillo, una delle voci più iconiche del motociclismo italiano. Conosciuto anche come The Voice proprio il suo ruolo di commentatore, ha raccontato per anni le due ruote, ed in particolare il campionato di Superbike durante l’epoca d’oro, quella dei campionissimi come Giancarlo Falappa, Noriyuki Haga, Troy Corser, Troy Bayliss e Max Biaggi. Giovanni Di Pillo è morto a soli 67 anni nella giornata di ieri, è si spento all’ospedale di Firenze dopo una lunga malattia. Nato a Viareggio, la sua voce è conosciuta da tutti gli amanti del motorsport; sono state infatti memorabili, cariche di emozioni e intense le sue cronache mentre le due ruote da centinaia di cavalli si davano battaglia sull’asfalto, al punto che Giovanni Di Pillo si era guadagnato il soprannome di Frank Sinatra.
Negli anni era divenuto anche lo speaker ufficiale presso l’Autodromo Internazionale del Mugello, e ciò non aveva fatto altro che avvicinare ulteriormente lo stesso Di Pillo ai suoi migliaia di fan sparsi in tutta Italia. Moltissimi lo stanno ricordando in queste ore sui social o con interviste, come ad esempio Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati, che dall’Australia ha commentato così la notizia ai microfoni di Sky Sport: “Siamo tristissimi, se ne va un amico. Siamo vicini alla moglie Cristina e alla famiglia – le parole del manager di Borgo Panigale -. Sapevo che non stesse bene, ma questa notizia lascia senza parole. Con la sua voce ha esaltato la Superbike e la Ducati prima dell’ingresso in MotoGP. Fonte di aneddoti divertentissimi, era un grande conoscitore di questo sport”.
GIOVANNI DI PILLO E’ MORTO, IL SALUTO DI PAOLO BELTRAMO
Così invece Paolo Beltramo, altra voce storica del mondo delle Moto, giornalista di Sportmediaset: “Ciao a Giovanni Di Pillo, collega commentatore storico della Superbike e speaker del Mugello da sempre. Buon viaggio, RIP. Salutaci i tanti che incontrerai là”.
Nel corso di una recente intervista a Eurosport, Giovanni Di Pillo aveva descritto così il mondo delle moto: “La motocicletta è una fabbrica di emozioni. E’ un ponte che unisce sponde, è uno zen mentale. La moto ti dà una sensazione di libertà, di evasione che dal mio punto di vista nessun altra cosa ti può regalare. Dalla prima volta che ho messo il mio sedere su una sella ho capito che avrei voluto vivere una vita in mezzo alle moto e alle persone che vivono, progettano, guidano e sono animate da questa passione. Non c’è stato giorno che mi sono pentito di aver fatto questa scelta e la rifarei subito”. Questo era Di Pillo.