Bollettino vaccini Covid: la situazione di oggi, 21 ottobre
Ogni mattina il Governo pubblica il report aggiornato relativo al bollettino vaccini Covid. Ieri le somministrazioni totali da inizio campagna, nel 2021, avevano raggiunto il numero di 141.411.272. Oggi invece, i numeri aggiornati alle 6.17 del 21 ottobre, ci parlano di 141.471.069 sommistrazioni. Dunque le nuove vaccinazioni rispetto a ieri sono quasi 60 mila. Ma quante di queste sono quarte dosi? Andiamo a vedere cosa dicono nel dettaglio i numeri. I dati di oggi ci dicono che la seconda dose booster è stata fatta da 3.936.882 persone. Nella giornata di ieri il numero era pari a 3.884.159. Dunque 53.000 persone e più si sono sottoposte alla quarta dose nelle ultime 24 ore.
Analizzando gli altri numeri vediamo che 49.437.726 persone hanno la prima dose, ossia il .91,56 % della popolazione over 12. Sono invece 48.696.708, ovvero il 90,19 % della popolazione over 12, le persone che hanno concluso il ciclo vaccinale. Sono 40.227.133 le persone che invece hanno la terza dose.
Crisanti: “Sì ai vaccini ogni 4-6 mesi”
Andrea Crisanti, microbiologo, ha parlato della quinta dose: “Il Covid resta una malattia insidiosa e pericolosa per una certa fascia di popolazione, quindi è giusto prevenire le infezioni e lo sviluppo della patologia il più possibile. Consiglio assolutamente la quinta dose“.
A detta del microbiologo, la vaccinazione andrebbe fatta ogni 4-6 mesi per rimanere protetti. Come riporta il Quotidiano.Net, l’esperto ha affermato: “In questa fase dobbiamo sollecitare la vaccinazione a 4/6 mesi perché con queste varianti che stanno emergendo la protezione anche da guarigione ha questa durata. Credo sia il momento giunto, anche i dati sulle ospedalizzazioni mostrano che i ricoverati vaccinati hanno in realtà una vaccinazione di vecchia data. C’è un cambiamento nelle nuove varianti, che poi alla fine altro non sono che ricombinazioni di Omicron, per cui dobbiamo prepararci ad una possibile nuova onda. Hanno caratteristiche che sembrano essere di miglioramento nello schivare le difese immunitarie pregresse. Ma è prematuro fare qualsiasi tipo di ragionamento”.