Il caso di Vinitha Nicolò, mamma 39enne trovata morta in un burrone in Val di Non il 29 settembre scorso, nella gola del torrente Pongaiola, è ancora un giallo. La Procura avrebbe aperto un fascicolo con ipotesi di omicidio a carico di ignoti, e al momento tutte le piste, da quella dell’incidente a quella del delitto, resterebbero in campo. Quarto Grado torna sul mistero di Vinitha Nicolò dopo aver raccolto una breve dichiarazione del fidanzato della donna, che continua a sostenere di non aver litigato con la 39enne prima della sua morte.
Tra le ipotesi al vaglio di chi indaga anche quella di una caduta accidentale dal sentiero che stava percorrendo, ma ci sarebbero diverse ombre da dissipare per chiudere il caso. Stando a quanto riportato dall’Ansa, gli inquirenti starebbero valutando anche un altro scenario che rimanderebbe a una possibile ricostruzione differente rispetto a quella di un incidente: il ritrovamento del corpo di Vinitha Nicolò, in particolare la posizione in cui sarebbe stato scoperto, lascerebbe aperta l’ipotesi di uno spostamento del cadavere. La 39enne sarebbe precipitata da un dirupo per decine di metri, ma tra il punto da cui presumibilmente sarebbe caduta e il fondo della forra in cui sarebbe stata ritrovata insisterebbe una fitta cornice di vegetazione che, stando a quanto trapelato, avrebbe dovuto arrestare la caduta impedendo al corpo di raggiungere la sede del ritrovamento.
Il giallo di Vinitha Nicolò, uccisa e corpo spostato o incidente?
La tragica vicenda di Vinitha Nicolò continua a far discutere e i riflettori sul giallo non si spengono, complici i tanti interrogativi che sarebbero attualmente irrisolti sul tavolo degli inquirenti. Una cosa sarebbe chiara a chi la conosceva: la 39enne, giovane mamma appassionata di boschi e sempre solare, non avrebbe avuto motivi per togliersi la vita. Esclusa la pista del suicidio, in campo resterebbero due scenario al vaglio di chi indaga: incidente o omicidio. La Procura avrebbe aperto un fascicolo sulla seconda ipotesi a carico di ignoti, così da ampliare il bacino di attività investigative che sarà possibile condurre per accertare dinamica e cause del decesso, ma nessuno dei due orizzonti avrebbe ancora la meglio sull’altro.
Al momento, infatti, secondo quanto emerso non vi sarebbero elementi tali da escludere l’una o l’altra pista, per questo le indagini proseguono nel massimo riserbo e si continua a scavare nella vita e nelle ultime ore di Vinitha Nicolò. Cosa è successo prima e quando è precipitata da quel burrone della Val di Non? Vinitha Nicolò sarebbe stata trovata senza vita il 29 settembre scorso ma, riporta l’Adige, gli occhi degli inquirenti sarebbero puntati sul giorno precedente, mercoledì 28, quando della 39enne si sarebbero perse le tracce e quando, si pensa, potrebbe essere morta. Ci sarebbe poi un altro interrogativo: il corpo è stato spostato dopo la tragedia? Ad alimentare questo inquietante dubbio sarebbe la posizione del cadavere al momento del ritrovamento, non del tutto compatibile con la caduta da quel dirupo.