Ultimo Consiglio europeo per Mario Draghi da premier italiano, al termine del quale ha tenuto una conferenza stampa che rappresenta la fine del suo percorso. Non sembra allora casuale il fatto che abbia punto sull’importanza di mantenere la centralità rispetto all’Ue, un messaggio forse indirizzato al centrodestra che sta per formare il nuovo governo. Infatti, Draghi ha iniziato il discorso spiegando come l’Unione europea sia «fondamentale per la sicurezza e la stabilità del mondo» e quanto sia necessario che il nostro Paese «sia al centro dell’azione europea, con la credibilità, l’autorevolezza, la determinazione che si addice a un grande Paese fondatore».
Quindi, è entrato nel merito del risultato raggiunto dai Paesi dell’Ue nel corso del Consiglio stesso, definito «essenziale per i cittadini». Con l’accordo di questa notte è stato registrato «un calo del prezzo del gas», infatti «le quotazioni hanno perso il 10% a dimostrazione che la componente speculativa è rilevante». Non è mancata neppure una frecciatina da parte di Mario Draghi: «Questo è il mondo in cui andava affrontata la crisi dall’inizio e si tradurrà presto in bollette più basse». Il premier uscente ha rivendicato il fatto che «l’Europa ha accolto le nostre proposte».
DRAGHI “ACCOLTE LE PROPOSTE DELL’ITALIA”
In conferenza stampa Mario Draghi ha spiegato che è stato dimezzato l’effetto dei rincari sulle famiglie. «Lo abbiamo fatto prima di chiunque altro in Europa», ha dichiarato rimarcando il lavoro svolto dal suo governo. «Abbiamo accelerato sulle rinnovabili per rafforzare la nostra sicurezza energetica. Abbiamo speso 60 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese per resistere meglio all’aumento dei prezzi ma abbiamo mantenuto sotto controllo i costi di finanza pubblica. Abbiamo anche restituito ciò che lo Stato incassava a causa della maggiore inflazione». Infatti, l’impatto dell’inflazione sulle famiglie più povere è stato ridotto del 90% secondo il presidente del Consiglio. «Questa è l’agenda sociale dell’Italia». Soddisfatto del lavoro svolto alla guida dell’Italia, Mario Draghi lo è anche per l’esito del Consiglio europeo. «Le decisioni di questa notte mi hanno reso soddisfatto. Sono arrivate dopo un po’ di tempo, ci è voluta un po’ di energia: ma il pacchetto approvato accoglie tutte le proposte dell’Italia». Il riferimento è alla creazione di un corridoio per il prezzo del gas, il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’elettricità, la necessità di strumenti comuni per mitigare i prezzi del rincaro energia.
IL MONITO “NO INDULGENZA CON CINA”
«Abbiamo sempre detto che la risposta alla crisi deve essere europea, dobbiamo preservare l’unità dei nostri Paesi, essenziale per imporre la massima pressione sulla Russia. Dobbiamo preservare il mercato unico, impedire il rischio di instabilità finanziaria», ha proseguito Mario Draghi. Una risposta forte da parte dell’Europa non è fondamentale solo per l’Italia, ma anche per l’Europa stessa. «E le conclusioni del Consiglio mostrano che l’Ue è unita». Il premier uscente si è detto «particolarmente orgoglioso» del fatto che «tutte queste misure sono iniziative del governo italiano». Quindi, ha colto l’occasione per ringraziare il ministro Cingolani e il sottosegretario Amendola, oltre a tutti i diplomatici che hanno lavorato al dossier. Per quanto riguarda le tensioni con la Germania sugli strumenti da usare, Draghi ha fatto riferimento ad un incontro «molto bello» con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, parlando di loro come di «due persone con punti di vista opposti» che «hanno trovato una convergenza». Infine, un monito da parte di Mario Draghi sulla Cina: «Non dobbiamo ripetere gli errori della Russia. Non dobbiamo essere indulgenti e superficiali. Quelli che sembrano rapporti di affari, dall’altra son parte di una regia complessiva del sistema cinese e vanno trattati come tali. La preoccupazione è evitare quel pericolo».