Un vaccino contro il cancro? Per i fondatori di BioNTech sarà possibile entro otto anni. Gli scienziati Ugur Sahin e Ozlem Tureci, coniugi e co-fondatori dell’azienda biotecnologia che ha collaborato con Pfizer alla produzione del vaccino anti Covid, sono all’opera dunque anche contro il cancro. Sostengono di aver compiuto in questo campo progressi, attraverso le loro ricerche, che consentono loro di essere ottimisti. BioNTech stava lavorando a vaccini contro il cancro con tecnologia a mRna già prima della pandemia Covid. La professoressa Tureci in un’intervista alla BBC ha spiegato che la tecnologia mRna può essere usata per preparare il sistema immunitario ad attaccare le cellule tumorali anziché i coronavirus.
Dunque, l’idea è di utilizzare lo stesso approccio adottato per il vaccino anti Covid, che trasferisce nel corpo le istruzioni genetiche necessarie per neutralizzare le proteine spike di Sars-CoV-2. Gli antigeni vengono usati per comunicare agli anticorpi del sistema immunitario e ad altre difese cosa cercare e attaccare. Pertanto, gli scienziati di BioNTech vogliono usare lo stesso approccio per indurre il sistema immunitario a cercare e distruggere le cellule tumorali.
VACCINO CANCRO, BIONTECH “A LAVORO SU ALCUNE SCOPERTE”
Secondo Ozlem Tureci, che è anche direttore medico di BioNTech, anziché trasportare il codice che identifica i virus, il vaccino contro il cancro deve avere le istruzioni genetiche per gli antigeni dei tumori. L’azienda farmaceutica ha attualmente in lavorazione diversi vaccini contro il cancro basati sulla tecnologia a mRna. Ci sono, infatti, sperimentazioni cliniche in corso. Riguardo la tempistica, il professor Ugur Sahin ha affermato che potrebbero essere disponibili per l’uso nei pazienti «prima del 2030». L’obiettivo è quello di sviluppare trattamenti contro il cancro intestinale, il melanoma e altri tipi di cancro, sebbene non manchino alcuni ostacoli sostanziali.
Le cellule del cancro possono, infatti, essere costellate da una varietà di proteine differenti, quindi non è affatto semplice realizzare un vaccino che colpisce contemporaneamente le cellule tumorali e nessun tessuto sano. Ma è pur vero che durante la pandemia Covid la casa farmaceutica ha imparato a produrre più velocemente vaccini a mRna acquisendo una comprensione migliore di come il sistema immunitario delle persone risponde all’mRna. Inoltre, le autorità che regolamentano i medicinali hanno compreso in che modo procedere con l’approvazione di questo tipo di vaccini. Tutti fattori che possono «accelerare sicuramente anche il nostro vaccino contro il cancro», ha sottolineato Ozlem Tureci. La cautela resta d’obbligo: «Come scienziati, siamo sempre riluttanti a dire che avremo una cura per il cancro, ma abbiamo una serie di scoperte su cui stiamo lavorando».