Partorisce a 42 anni senza sapere di essere incinta, è la storia di Emanuela, una donna della provincia di Caserta, che ha dato alla luce qualche giorno fa la piccola Laura con un parto cesareo d’urgenza. Era andata in ospedale per dei dolori all’addome lancinanti, dopo avere assunto diversi farmaci poiché credeva di avere la cistite, di cui soffre in modo cronico. “In realtà erano le doglie, ma non potevo saperlo. Ad un certo punto non ce l’ho più fatta, il mio vicino di casa mi ha accompagnato al pronto soccorso. Mi volevano portare in ginecologia, ma io continuavo a dire di non essere in attesa”, ha raccontato la neo mamma a Pomeriggio 5.
La donna non aveva infatti idea di essere in gravidanza. “Quando mi hanno fatto l’ecografia, ho sentito il cuore battere. Ero alla trentatreesima settimana, si erano rotte la membrana e la sacca. La bambina era girata di schiena. Mi hanno trasportato subito in sala operatoria e in mezz’ora avevo partorito col cesareo. Abbiamo rischiato entrambe la vita”. È per questo che ringrazia l’equipe medica dell’ospedale di Caserta.
Partorisce senza sapere di essere incinta: la storia di Emanuela
Emanuela ha partorito senza sapere di essere incinta. Non si era mai accorta della gravidanza prima dell’ottavo mese. “La mia famiglia ha una storia di menopausa precoce, per cui a 42 anni pensavo anch’io di esserlo. A volte il ciclo veniva, ma molto spesso no”, ha raccontato. In passato lei e il compagno Elia avevano cercato di avere un bambino, ma senza successo. “Stiamo insieme da 13 anni, lui ha una figlia da una relazione precedente. Alla fine ci eravamo arresi all’idea di non potere avere figli insieme, la speranza era svanita”. Poi la sorpresa. “Non realizziamo ancora, siamo felicissimi”.
La piccola Laura è in salute. “Non era scontato, dato che in otto mesi la gravidanza non è mai stata monitorata. Io ho continuato a condurre una vita molto attiva. Faccio le pulizie e l’aiuto cuoco, oltre che volontariato agli animali di quartiere. Non mi sono mai tirata indietro. Se avessi saputo l’avrei preservata”. Per fortuna, però, è andato tutto nel migliore dei modi.