Man on Fire, Il fuoco della vendetta: il film è ispirato a una storia vera?
Questa sera, mercoledì 26 ottobre, su Rai 2 va in onda il film “Man on Fire – Il fuoco della vendetta”, diretto da Tony Scott e tratto dal romanzo omonimo (“Man on Fire”) di A.J. Quinnell. Il film è un remake del film “Kidnapping – Pericolo in agguato” del 1987 diretto Elie Chouraqui, sempre basato sul romanzo di Quinnell. Il film con Denzel Washington e Dakota Fanning racconta il rapimento della piccola Pita, figlia della ricca famiglia Ramos. Pita viene protetta da Creasy, guardia del corpo con un passato nella CIA.
“Man on Fire – Il fuoco della vendetta” non è direttamente ispirato a una storia vera, ma il romanzo di Quinnell si basa su fatti realmente accaduti. L’autore A.J. Quinnell, pseudonimo di Philip Nicholson, si è basato su due eventi di rapimento e richiesta di riscatto.
“Man on Fire, Il fuoco della vendetta”, ecco i fatti che hanno “ispirato” il film
Il primo evento è accaduto a Singapore e riguardava il sequestro, per mano dell’organizzazione criminale chiama The Triad, del figlio maggiore di un uomo d’affari. Il padre non ha mai pagato il riscatto, per non mettere in pericolo gli altri figli che sarebbero potuti diventarsi nuovi bersagli per ottenere altre somme di denaro. Il ragazzo è stato ucciso, ma nessuno degli altri figli è mai stato rapito.
Il secondo sequestro che ha ispirato Quinnell per la scrittura del suo romanzo “Man on Fire” è il rapimento del nipote di Jean Paul Getty nel 1973. Paul Getty è stato rapito all’età di 16 anni mentre era a Roma dalla ‘ndraghetae fu chiesto un riscatto di 17 milioni di dollari. Inizialmente Getty si rifiutò di pagare il riscatto, temendo che il nipote avesse inscenato tutto per ottenere i soldi. Dopo che i rapitori inviarono alla madre di Paul una ciocca di capelli e l’orecchio del ragazzo, Getty pagò 2,2 milioni e il nipote venne rilasciato dopo 5 mesi.