La miopia è come una epidemia: un dossier pubblicato sulla Bbc ha rivelato che entro il 2050, la metà della popolazione mondiale dovrà indossare gli occhiali da vista. Il fenomeno potrebbe essere ancora più preoccupante in Italia, dove la percentuale si innalza all’80%. I più colpiti, in tal senso, sono bambini e giovani. Il problema insorge infatti fin dalla tenera età.
Le cause sono diverse, ma non tutte di queste appartengono alla genetica. I fattori sociali che influiscono sono sempre più numerosi. In primis, c’è il paradosso dell’istruzione. L’osservare per tempi prolungati libri o dispositivi elettronici, infatti, aumenta la possibilità di avere danni alla vista. “Esiste una differenza sostanziale nelle popolazioni scolarizzate e in quelle non scolarizzate sottolinea Nucci. L’esempio classico è quello di Taiwan rispetto alle vicine Filippine, due paesi separati da meno di 500 chilometri: il tasso è del 70% in un caso e del 10% nell’altro”, ha rivelato Paolo Nucci, professore ordinario di Oftalmologia all’Università degli Studi di Milano, al Corriere della Sera. Anche altre pratiche che tolgono tempo alle attività all’aperto, come il suonare uno strumento o il guardare la televisione, hanno un effetto simile.
Miopia è un’epidemia: 80% di italiani ne soffriranno nel 2050. Cosa fare
Cosa fare per evitare di incorrere in miopia, soprattutto per i più piccoli, dato che entro il 2050 è presumibile ritenere che addirittura l’80% della popolazione italiana ne soffrirà? Le azioni che i genitori possono incentivare sono numerose. Innanzitutto, come abbiamo sottolineato, è importante favorire la vita all’aperto. “I nostri occhi fanno meno sforzi e tendono a guardare da lontano, con il risultato che le reazioni legate all’iper accomodazione, fenomeno correlato all’attività da vicino, si stemperano un po’. L’esposizione alle radiazioni ultraviolette, inoltre, stimolerebbe la produzione di dopamina”, ha spiegato il dottor Paolo Nucci.
Inoltre, è fondamentale stare in allerta per captare il più presto possibile i primi segnali di miopia: oltre alle tradizionali difficoltà nel vedere da lontano, anche l’abitudine a strizzare gli occhi di frequente per mettere a fuoco, le posizioni viziate del capo e la tendenza ad avvicinarsi agli oggetti come la televisione. In questi casi, ma anche periodicamente, è necessario rivolgersi ad un oculista per effettuare una visita.