Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport e giudice di Ballando con le Stelle, è stato intervistato dal programma di Rai Due I Fatti Vostri. Le prime parole sono per la sua infanzia: “Ero buono, buonissimo, mai dato un problema, i genitori hanno dato problemi a me, erano molto giovani, poi sono addirittura migliorato crescendo. Mia mamma aveva 17 anni quando nacqui, al cinema vide Ivan il Terribile e quindi… comunque mi ha detto papà che Ivan gli piaceva per il carattere”. Sul suo breve passato da calciatore: “Sono stato anche un buon calciatore. Ho giocato in Brasile, c’è di mezzo una ragazza, l’ho conosciuta e sono andato lì in Brasile dove lavoravo e studiavo. Dopo aver smesso di giocare, sapevo che non avrei potuto fare carriera, non avevo la testa, quindi ho deciso di fare il giornalista”.
“Sono bravo? Sono d’accordo. Non volevo andare a Milano perchè per me Bologna era il centro del mondo, quindi arrivò il capo servizi Gazzetta e mi chiese se volevo fare con loro AutoSprint ma io non sapevo niente di auto, infatti mi han bocciato alla patente”. Sulla famosa intervista a Roberto Baggio durante i mondiali negli Stati Uniti nel 1994: “Baggio fece due gol clamorosi in America, io riuscì a beccarlo in un parcheggio, lo intervistammo e facemmo questo scoop, poi ne ho fatti altri 780mila”.
IVAN ZAZZARONI: “BALLANDO MI HA DATO UNA POPOLARITÀ MERAVIGLIOSA”
Sulla sua esperienza a Ballando con le Stelle: “Ballando – ha spiegato Ivan Zazzaroni – mi ha dato una popolarità meravigliosa e anche un accento di simpatia, e quest’anno mi dicono che sono anche buono. Il gruppo è sempre quello da 17 anni. Il secondo anno mi convinsero a ballare e non ti dico come, gli spettatori possono immaginarlo. Sensibili a delle doti? Sempre”.
In studio passa quindi un simpatico striscione dei tifosi del Pisa di qualche anno fa: “Diedi una mano per salvare il Pisa calcio e quindi i pisani che sono molto generosi hanno fatto questo striscione che conservo ‘Zazzaroni for president'”. Chiusura dedicata a Josè Mourinho a cui Ivan Zazzaroni ha dedicato il suo ultimo libro: “Mourinho io lo ritengo il più grande allenatore di sempre, ha vinto tutto, è un grande comunicatore, è un tattico, ma gli danno del bollito a 59 anni…”.