Non si placano i rumors inerenti l’iPhone 15. Nonostante il modello numero 14 sia in commercio solo da poche settimane, sul web spopolano le indiscrezioni riguardanti il melafonino che uscirà fra un anno circa. La prima, che un’indiscrezione non è, riguarda il nuovo caricabatterie che sarà dotato di presa Usb-c e non più della lightning, la porta di proprietà di Cupertino. Una scelta obbligata per sottostare al volere dell’Unione Europea, che ha infatti chiesto di equiparare tutti gli smartphone per diminuire i rifiuti tecnologici. Ma i rumors non si limitano al caricabatterie visto che in vista del 2023 Apple starebbe pensando di abbandonare definitivamente i tasti fisici di accensione e di regolazione del volume sull’iPhone di prossima generazione.
Il dettaglio riguarderebbe in particolare i modelli Pro di iPhone 15, e al loro posto dovrebbero arrivare dei tasti cosiddetti “solid state”, molto analoghi ai Touch ID introdotti sugli iPhone 7 e 7 Plus. In poche parole, come ricorda Hdblog.it, i nuovi tasti non avranno delle parti che si muovono, ma l’effetto pressione verrà riprodotto grazie ad un Taptic Engine, un’indiscrezione sostenuta dall’analista di TF Securities Ming-Chi Kuo. I due nuovi tasti “invisibili” dovrebbero essere introdotti con l’iPhone 15 Pro e precisamente uno per lato dello stesso dispositivo.
IPHONE 15 SENZA TASTI FISICI? I VANTAGGI DEI SOLID TASTE
Al momento l’iPhone 14 dispone di un solo “motorino”, e tale cambiamento, come anticipa Ming-Chi Kuo, potrebbe essere di grande beneficio per Luxshare e AAC Technologies, le due società che si occupano della produzione dello stesso componente. Ma quali sono i benefici nel passare da un tasto fisico ad uno di fatto digitale?
Prima di tutto, il fatto che non vi siano parti in movimento, implica meno rotture fisiche e maggiore affidabilità. Inoltre, si evita di accumulare sporcizia nelle giunture, nonché l’ingresso eventuale di acqua, liquidi e altri agenti contaminanti. Inizialmente questa novità dovrebbe essere introdotta solamente sui due modelli Pro, ma non è da escludere che con il lancio delle generazioni successive di iPhone possa essere implementata anche sugli altri modelli più “economici”.