A fermare il terribile attacco nel Carrefour di Assago,: l’ex calciatore, come riportato da Fanpage, è riuscito a disarmare il killer, seppure soltanto dopo che aveva già accoltellato sei persone con un fendente trovato nel supermercato, causando la morte del cassiere trentenne Luis Fernando Ruggieri. “Non ho fatto niente di particolare, non sono un eroe”, ha affermato al termine di quell’incubo.
L’ex difensore di Bologna, Inter e Napoli e ora direttore dell’area tecnica della SPAL ha raccontato che, mentre si trovava a fare la spesa, è stato distolto dalle grida dell’assassino, un quarantaseienne italiano con problemi psichici. “Urlava, urlava soltanto”, ha ricordato. È proprio in virtù di quel frastuono fra gli scaffali del supermercato che ha compreso che c’era qualcosa che non andava e si è avvicinato. È così che ha deciso di intervenire. Il suo contributo è stato fondamentale affinché l’arma venisse tolta dalle mani dell’uomo, che non ha potuto più colpire altre persone.
Massimo Tarantino ha disarmato killer del Carrefour: non è tra i feriti
Anche l’ex calciatore Massimo Tarantino ha dunque assistito all’attacco nel Carrefour di Assago, centro commerciale nella provincia di Milano, contribuendo a fermare la furia omicidio dell’assassino. Per fortuna, in quegli istanti, non ha riportato conseguenze. Ad essere ferite, invece, sono state altre cinque persone, di cui tre uomini in modo grave (due giovani e un anziano) e due donne anziane in modo lieve. Non c’è stato nulla da fare per Luis Fernando Ruggieri, il cassiere morto durante il trasporto in ospedale.
Tra le vittime non in pericolo di vita c’è anche Pablo Marì, difensore del Monza, che casualmente si trovava proprio tra le corsie del supermercato insieme al figlio in quei drammatici istanti. Un fendente lo ha colpito alla schiena, senza provocare danni preoccupanti. È stato trasportato all’ospedale Niguarda, ma a breve potrà essere dimesso. Ha riportato soltanto qualche lesione ai muscoli, da cui guarirà presto.