C’è una polemica che ritorna ciclicamente e vede protagonista sempre Marina Nalesso. La giornalista del Tg2 è diventata un caso sui social perché ha condotto il telegiornale con un rosario al collo, anziché una collana. Un particolare che ha spinto alcuni telespettatori ad attaccarla sui social. C’è chi ritiene che la Rai debba essere laica, chi parla di esibizionismo inquietante e chi ritiene non sia la sede idonea. Una cosa è certa: il nuovo governo di centrodestra, di cui fa parte l’ex direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, non c’entra nulla.
Da anni, infatti, Marina Nalesso conduce le edizioni del telegiornale che le vengono affidate con il rosario al collo. Le prime polemiche scoppiarono nel 2016, quando conduceva il Tg1 e il governo non era di centrodestra. In quel caso apparve con collane raffiguranti la Madonna o con altri riferimenti cristiani. La polemica tornò nel 2018 e così pure l’anno dopo, quando anche Michele Serra arrivò a contestare la scelta di Marina Nalesso. «Fa sempre una certa impressione», scrisse per poi chiedersi se non si poteva cortesemente evitare.
MARINA NALESSO “POLEMICHE SU ROSARIO? IO STO BENE…”
Ma Marina Nalesso non è rimasta in silenzio di fronte a tutte queste polemiche. Qualche anno fa, infatti, la giornalista del Tg2 spiegò di aver ricevuto la solidarietà di qualcuno, ma rimarcò: «Devo dire che c’è stato molto silenzio. Probabilmente molte persone non condividono, ma in fondo ognuno è fatto in modo diverso. Ma dirò la verità, io sono serena a prescindere, con o senza attacchi, con o senza solidarietà. Sto bene, non ho mai avuto alcun tipo di freno e ripensamento o riflessione. Non mi pongo assolutamente il problema».
Tra chi espresse solidarietà a Marina Nalesso anche Giorgia Meloni, ora presidente del Consiglio, definendo «singolare che faccia scandalo una professionista con addosso il simbolo della propria fede. Io sto con Marina». Ancor prima Matteo Salvini era sceso in campo per difendere la libertà della giornalista del Tg2 di indossare il crocifisso durante la conduzione, tornando sull’argomento nel 2019: «Secondo qualche radical chic indossare il crocifisso ‘fa impressione’. Sì al velo, no alla croce. Siamo alla follia».