RIFORMA PENSIONI, L’ANALISI DI MARA GUARINO
In un articolo pubblicato sul sito di Itinerari Previdenziali, Mara Guarino spiega che mentre l’attenzione è concentrata sul dibattito relativo alla riforma delle pensioni, passa in secondo piano il fatto che “i dati Eurostat confermano come l’occupazione del Belpaese continui a caratterizzarsi, almeno nel confronto con gli altri Paesi europei, per una scarsa partecipazione dei lavoratori senior”. “Se infatti la riforma Monti-Fornero, con le sue discusse e discutibili criticità (cui sono appunto seguite altrettanto discusse e discutibili salvaguardie e misure tampone) ha comunque forzatamente indotto un progressivo allungamento delle carriere professionali, poco o nulla è stato fatto in questo ventennio per incentivare un invecchiamento professionale attivo degli over 55”, aggiunge l’autrice.
GLI SCARSI INCENTIVI AL LAVORO OVER 55
Secondo Guarino, ci si dimentica che “la sostenibilità del nostro sistema pensionistico dipende dall’adeguamento dall’aspettativa di vita dell’età pensionabile” e “malgrado i numeri non depongano a favore del lavoro senior, provvedimenti come quelli relativi al divieto di cumulo o come la legge Madia, che limita e vincola alla gratuità la partecipazione dei pensionati alla vita pubblica, lasciano trasparire l’immagine di un Paese incapace di affrontare l’innalzamento dell’età media dei propri lavoratori e anzi spesso disposto a rinunciare facilmente all’esperienza dei professionisti più maturi. A pesare l’errata convinzione che i senior ‘rubino’ il posto di lavoro ai più giovani, nella sua sostanza smentita dai dati Eurostat”.
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