Roberto Alessi, direttore del settimanale “Novella 2000” e direttore editoriale di “Visto”, è intervenuto in qualità di opinionista e in collegamento audiovisivo nel corso della trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, mercoledì 2 novembre 2022. Come accade di consueto, il giornalista ha commentato i casi di cronaca più recenti e d’attualità, nel dettaglio quelli di Alessia Pifferi e di Silvia Cipriani.
In particolare, in riferimento alla vicenda della morte della piccola Diana, Roberto Alessi ha sottolineato: “Apprezzo molto l’avvocato Solange Marchignoli, che ha una vita specchiata. Certo che anche lei e l’avvocato D’Auria, che difendono Alessia Pifferi, hanno sottolineato che c’è un vuoto legislativo spaventoso: non è reato parlare di un minore nel corso di una chat in cui ci sono riferimenti s*ssuali. Questa è una cosa spaventosa, che è stata ammessa. Fa veramente paura che ci si possa permettere di citare una bambina di 18 mesi in quei termini”.
ROBERTO ALESSI: “SILVIA CIPRIANI? SE NON CI SONO SOLDI NON DICHIARATI, NON VEDO ALCUN INTERESSE DA PARTE DEL NIPOTE VALERIO”
Nel prosieguo di “Storie Italiane”, Roberto Alessi, analizzando la vicenda dell’ex postina 77enne scomparsa in estate da Rieti, ha affermato: “È palese che il movente economico potrebbe avere pregiudicato un omicidio, per cui c’è una questione di soldi. Però, il conto bancario e la pensione della donna erano assolutamente esigui. Ci sono due verità che vengono raccontate: il cugino Francesco diche che Silvia non era certo povera, mentre il nipote Valerio e sua moglie Tamara dicono che non era certamente ricca. Per quanto riguarda l’azienda, questa era soprattutto di proprietà del fratello della signora Silvia Cipriani”.
Di conseguenza, ha chiosato Roberto Alessi, “o ci sono soldi non dichiarati, che possono essere veramente un obiettivo da conquistare e da raggiungere, oppure non vedo alcun interesse da parte di Valerio. Peraltro, Silvia Cipriani ha una sorella che è suora laica in Sudamerica e che è erede di tutto”.