Un gruppo di ragazzi di estrema sinistra avrebbe aggredito dei militanti di Gioventù nazionale. A denunciare il tutto è stato Francesco Todde, responsabile del gruppo di aggrediti, che ha parlato così: “Un gruppo di ragazzi di estrema sinistra ha oggi (ieri ndr) aggredito giovani militanti di Azione Studentesca – si legge sul sito di Repubblica – e iscritti alla storica sezione romana di via Sommacampagna: due ragazzi che hanno subito percosse e li stiamo portando a refertare al pronto soccorso. Sporgeremo denuncia. Questo clima di violenza politica deve cessare immediatamente”. E ancora: “In un crescendo di tensione cui abbiamo assistito in questi giorni, il collettivo studentesco appartenente a una scuola della Capitale ha imbrattato manifesti della sezione di via Sommacampagna e dopo hanno aggredito i ragazzi”.
“Sono giorni – si legge ancora – che arrivano “armati” di bastoni e caschi e accompagnati anche da collettivi de La Sapienza e cominciano a strappare e imbrattare i nostri manifesti”. Continua quindi ad essere incandescente il clima in quel delle scuole Roma, dopo che i ragazzi della facoltà di Scienze politiche de La Sapienza avevano occupato negli scorsi giorni la stessa facoltà, con annessi scontri con la polizia. Nel frattempo il Coordinamento dei collettivi ha organizzato fino alla giornata di domani una serie di assemblee “per immaginare, discutere, insorgere in ogni spazio della nostra università”, ed in particolare in vista di due iniziative previste per il 4 a Roma e per il 18 novembre a livello nazionale.
STUDENTI DI DESTRA AGGREDITI, GIOVENTU’ NAZIONALE DENUNCIA, A LA SAPIENZA PRONTE DUE MANIFESTAZIONI
In merito a quanto accadrà domani, si tratta di un corteo che attraverserà la città universitaria: “Per un’università alternativa – spiega il Coordinamento dei collettivi dell’ateneo – ci riuniremo sotto la statua della Minerva il 4 novembre alle 11 per partire in corteo e costruire insieme un’università che rimetta al primo posto il diritto allo studio e il benessere psicologico dello studente, che sia transfemminista, ecologista e sicura, dentro la quale non si consumino violenze e la polizia non trovi spazio”.
Il 18 novembre, invece, la manifestazione riguarderà tutto il Paese: “Serve una mobilitazione grande e plurale – spiega Giovanni Sotgiu, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari – in piazza ci saranno tutte le associazioni e collettivi studenteschi del Paese. Piuttosto che al merito, il Governo pensi a investire sull’istruzione e ad ascoltare chi rappresenta gli studenti”.