Tiziana Cantone: ripubblicato un suo video privato online
Il nome di Tiziana Cantone è diventato, tristemente, famoso per ben due volte nel 2016. La ragazza, che all’epoca aveva 33 anni, si suicidò il 16 settembre di quell’anno, dopo che alcuni suoi video a luci rossi finirono online, diventando virali. In quel momento si riuscì ad ottenere la rimozione dei contenuti riservati della ragazza, ma recentemente un video è stato pubblicato nuovamente e c’è chi pensa che si dovrebbe lavorare di più sul diritto all’oblio sul web.
L’incubo di Tiziana Cantone iniziò quando alcuni dei video che lei aveva condiviso su WhatsApp con alcuni contatti divennero virali. Iniziarono a girare parecchio in un periodo in cui in Italia il revenge porn non era ancora né considerato un reato, né oggetto di una legge che lo limitasse in qualche modo. Nonostante questo, però, la donna di 33 anni intraprese una battaglia legale, il cui esito si rivelò peggiore dell’antefatto per lei. Fu condannato dal tribunale a risarcire i colossi del web che aveva citato in giudizio affinché rimuovessero i suoi contenuti a luci rosse e pochi giorni dopo si tolse la vita impiccandosi a casa di alcuni amici.
Tiziana Cantone e il diritto all’oblio
Insomma, la vicenda di Tiziana Cantone sembra non avere mai fine e si aggiungono pagine sempre più tristi alla sua storia. Inizialmente, la circolazione dei suoi video privati sui social media. Successivamente, la condanna a risarcire i colossi del web dopo la causa per la rimozione dei contenuti. Poi, ancora, il suicidio della ragazza, al quale è seguita una sorta di “mitizzazione” dei suoi video. A maggio dello scorso anno, invece, uno di quei video era tornato online, con tanto di descrizione che parlava anche del suicidio della 33enne.
Infine, l’ultimo passo di questa vicenda pessima, ovvero la ripubblicazione di uno dei video di Tiziana Cantone online in questi giorni. Dopo il suicidio, però, alcune cose cambiarono e Teresa Giglio, la madre di Tiziana, riuscì ad ottenere la rimozione dei contenuti della figlia. A maggio riuscì nuovamente a farli rimuovere, e si può supporre che questo avverrà anche con l’attuale ripubblicazione. Tuttavia, ci si chiede sempre di più come si potrebbe raggiungere il famoso diritto all’oblio, ovvero a sparire completamente dalla rete, fatto che per ora sembra essere del tutto impossibile.