C’è grande attesa per il congresso Pd, destinato a tracciare un solco per il futuro dei dem. C’è da scegliere l’erede del segretario uscente Enrico Letta e sono già stati resi noti i primi nomi di candidati e candidabili. La prima a ufficializzare la sua disponibilità è stata Paola De Micheli, ex ministro dei Trasporti. Tra i dem pronti a scendere in campo anche Stefano Bonaccini, senza dimenticare le ipotesi Nardella, Gori, Amendola.
Ma non è tutto. C’è anche un altro volto di spicco del mondo Pd pronto a scendere in campo. Parliamo di Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e eletta alle politiche del 25 settembre anche senza essere iscritta al partito. Considerata l’astro nascente della politica di sinistra, la Schlein si propone come faro slegato dalle correnti che tanto male hanno fatto al Pd secondo molti.
Pd, ecco la candidatura della Schlein
“Bisogna partecipare al percorso costituente del nuovo Pd perchè possa prendere ampio spazio una nuova classe dirigente”, le parole della Schlein in una diretta sui social network: “L’obiettivo è scalzare le dinamiche di cooptazione che abbiamo visto spesso e non solo nel Partito Democratico”. La vice di Bonaccini ha evidenziato che la decisione di partecipare al congresso non è un’adesione a scatola chiusa: “Se si apre un’opportunità di questo tipo stiamo a guardare? Credo di no e lo dico a tutti coloro con i quali abbiamo condiviso il sogno e l’impegno per costruire un campo progressista, ecologista e femminista in cui sentirci finalmente rappresentati. Quel campo non si può fare prescindendo dalla comunità democratica. Allora cogliamo questa occasione, tesa a scoprire se c’è la volontà di rimettere in discussione tutto, con coraggio e libertà”. Non bisogna stare a guardare, dunque: “Bisogna unire unità alla coerenza di una visione del futuro chiara, queste settimane servono per costruire credibilità e visione”.