Carlotta Ferlito: “Mi chiamavano maiale”
Alle tante denunce del mondo della ginnastica, ritmica, artistica e classica, si aggiunge anche quella di Carlotta Ferlito. L’atleta, una delle più famose in Italia complice anche la sua notorietà sui social, ha voluto far sentire la sua voce dopo che tante colleghe hanno deciso di parlare, denunciando le vessazioni psicologiche degli allenatori e addetti ai lavori, che le hanno spinte, nel corso degli anni, a perdere peso in maniera eccessiva, tanto da arrivare spesso a soffrire di disturbi fisici e mentali.
Su Tik Tok, la ginnasta artistica ha raccontato la sua triste esperienza: “Mi chiamavano maiale e mi dicevano che ero grassa. A 8 anni, ripeto a 8 anni, mi hanno chiesto di dimagrire di un chilo. Ho subito chiamato mio padre che si è messo a ridere, pensava fosse uno scherzo. Al mio collegiale di ginnastica c’era un’allenatrice, che non era neanche la mia, che mi ha chiesto ‘Quanti bisotti hai mangiato questa mattina?’. Io le rispondo: ‘Sei”. E lei: ‘Ma perché non 5?”. Raga, mi allenavo tre volte al giorno“.
Carlotta Ferlito: “Ho rasentato la malattia”
Carlotta Ferlito, nota ginnasta che ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012 e di Rio 2016, conquistando due medaglie agli Europei, con l’argento alla trave nel 2011 e il bronzo con la squadra l’anno successivo, è stata anche il volto del docu-reality “Ginnaste-Vite Parallele”. Su Tik Tok, dove è particolarmente seguita, ha raccontato la propria esperienza con le pressioni degli allenatori che l’hanno spinta a perdere peso.
Le parole della ginnasta artistica: “Una volta mi hanno pesata ed ero 26,7 kg, la settimana dopo, ripeto avevo 8 anni, ero 27,6. Probabilmente non ero andata in bagno, avevo bevuto più acqua, non lo so. Così mi hanno detto che avrei dovuto dimagrire […]. Ma potrei raccontarvene un milione di altri episodi, nel periodo prima delle Olimpiadi di Londra saltavo sempre la cena. Sono tutte cose passate ma che nella testa non passano mai. L’anno scorso ho perso peso per un motivo personale, ma non mi vedevo meglio fisicamente e ho fatto un’estate in cui ho rasentato la malattia. A settembre la cosa è degenerata e adesso sono in terapia, sto cercando di migliorarmi”.