Musar vince le elezioni in Slovenia
Nataša Pirc Musar è il prima donna Presidente donna della Slovenia. Il ballottaggio che si è svolto oggi per le presidenziali della Repubblica ha visto l’uno di fronte all’altro la candidata indipendente Pirc Musare e il politico conservatore Anže Logar, ex ministro degli esteri del governo di Janez Jansa. Le elezioni hanno dato come risultato la vittoria di Musar che si è imposta con oltre il 53 per cento delle preferenze. L’affluenza è stata più alta rispetto alle presidenziali del 2017: ha sfiorato il 53%, oltre 10 punti in più rispetto a cinque anni fa, come ricorda Rai News.
Musar lavora come avvocato ed è impegnata quotidianamente nella difesa dei diritti umani. L’avvocatessa ha lavorato anche nel team legale che ha difeso la ex first lady americana Melania Trump in un processo per diffamazione nei confronti di una rivista scandalistica. La moglie di Trump ha origini slovene e aveva scelto di affidarsi ad un team nel quale la stessa presidentessa ha lavorato in prima linea.
von der Leyen: “Complimenti a Musar, felice di lavorare insieme”
Al primo turno delle elezioni della Slovenia del 23 ottobre scorso, Logar aveva ottenuto il 34% dei voti, davanti a Pirc Musar: a lei era andato circa il 27%. Con il voto odierno, invece, cambiano gli equilibri e dunque al governo sale proprio la prima donna della storia della Repubblica slovena. Finisce qui il mandato di Borut Pahor, il capo dello stato che ha già alle spalle due elezioni e che dunque per legge non avrebbe potuto più ricandidarsi. Con oltre il 90% delle schede scrutinate, la candidata appoggiata dalla sinistra, ha potuto festeggiare la vittoria, avendo ottenuto circa il 54% dei voti.
A lei sono arrivati i complimenti del “rivale” Logar ma anche di Ursula von der Leyen, che ha scritto su Twitter: “Complimenti a Musar per la sua elezione a presidente della Repubblica di Slovenia. Come prima donna ad essere eletta presidente, hai aperto la strada alle generazioni future. Non vedo l’ora di lavorare con lei. Condividiamo l’obiettivo di un’Unione sempre più forte, democratica e resiliente”.