Francesco Facchinetti sogna di poter mediare la guerra in Ucraina, ma anche tanti altri confitti, nella sicurezza del Metaverso. Lo ha rivelato in un’intervista rilasciata al quotidiano Libero, in cui spiega che “l’unico talento che mi riconosco è quello di avere uno sguardo curioso e analitico, capace di intuire dove andrà il mondo nel prossimo futuro”, per esempio pensando all’importanza del Metaverso. Un mondo con il quale l’ex Dj è “entrato in contatto la prima volta oltre due anni fa, quando mi contattarono da The Sand Box, divenuto oggi il Metaverso più importante che c’è”.
All’epoca, racconta Francesco Facchinetti, “mi chiamarono per chiedermi se avessi voglia di creare una città dove gli artisti coi quali lavoro e non, potevano avere un loro spazio, fare le loro esibizioni”. A quel tempo però “dissi che non ero interessato. Li richiamai dopo due mesi” rivela, “ma non mi risposero più”. Ma per Francesco Facchinetti il Metaverso non è soltanto un’opportunità per gli artisti, ma anche un’occasione per tentare di risolvere conflitti, sul posto di lavoro ma anche a livello più ampio. “La geopolitica non mi compete” sottolinea, però rivela di avere “un’idea: realizzare nel Metaverso una safe room personalizzabile dagli utenti, ad esempio i membri dei cda di grandi aziende, che coi loro avatar potranno entrare e parlare di tutto in maniera realmente sicura, come non sono le piattaforme andate per la maggiore durante la pandemia”.
Francesco Facchinetti, non solo Metaverso: “Stato deve mettere i cittadini nella condizione di difendersi”
Francesco Facchinetti spiega al quotidiano Libero di voler puntare nel Metaverso “sulla possibilità di creare le condizioni affinché possa ristabilirsi la pace nel contesto geopolitico mondiale anche attraverso questo nuovo strumento”. E ammette che “la mia idea è l’idea di tanti. Chiederei in ginocchio di smetterla con questa guerra. Forse è un pensiero un po’ basico ma questo è il messaggio che darei ai due. Ovviamente sappiamo tutti com’è iniziata, quindi forse dovrei rivolgermi più a Putin che a Zelensky”. L’ex Dj ha anche parole molto dure nei confronti dell’Italia, che lo accusa di essere a favore delle armi libere: “In Italia non si ha il coraggio di dire la verità”, cioè che “se non mi sento sicuro lo Stato deve mettermi nella condizione di difendermi”.
Francesco Facchinetti evidenzia che “la difesa non è solo sparare. Anche qua c’è solo propaganda politica. Prendano a modello New York nell’era del sindaco Rudy Giuliani. Si ricominci dal decoro urbano. Una città più sporca porta a delinquere” e quindi invita a “tenere le città pulite e diamo la possibilità a chi detiene l’ordine di mantenerlo davvero con leggi adeguate che garantiscano anche una pena certa per chi sbaglia”. Ribadendo che “siamo un Paese ingovernabile” in cui “si fa solo propaganda politica su tutto. Dalla sicurezza alla pandemia”.